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Quando l'auto «green» entra anche in rete Due Nissan Leaf al test

Partita la sperimentazione del programma V2G con la cessione di energia elettrica

Piero Evangelisti

Milano La transizione verso la mobilità elettrica è appena cominciata e l'auto elettrica, quella a emissioni zero, si confronta concretamente con tutte le problematiche che la sua diffusione pone, come l'autonomia, ad esempio. Chi ha più esperienza nel settore, come Nissan, pioniera delle full electric con Leaf, guarda tuttavia già oltre, creando condizioni che enfatizzano i vantaggi che un'auto elettrica può offrire arrivando addirittura a inserirsi nella rete elettrica di un Paese e ad agire da atipico elemento di stabilizzazione quando si verificano i normali picchi di domanda, quotidiani oppure stagionali.

Non è un'ipotesi di lavoro, perché da alcuni giorni è iniziata la sperimentazione del programma V2G (Vehicle to Grid) con due Nissan Leaf messe a disposizione della sede milanese di Rse, società pubblica di ricerca per il settore elettrico ed energetico, che le utilizzerà come normali auto aziendali.

Il cuore della tecnologia V2G è un'infrastruttura di ricarica bidirezionale che, nel nostro caso, è realizzata da Enel X, la divisione che si occupa di energia per la mobilità. Due di queste unità sono state installate in Rse per verificare i flussi di accumulo e di cessione dell'energia elettrica delle due Leaf che saranno oggetto di usi differenti.

Una verrà utilizzata come auto in pool da personale di Rse e, quindi, circolerà prevalentemente di giorno, mentre la seconda, affidata a un manager dell'azienda come auto in dotazione, servirà per gli spostamenti casa-lavoro e potrà fornire energia alla rete nelle ore diurne. È chiaro che in futuro il costo dell'energia ceduta dall'auto andrà in compensazione con quella erogata dal fornitore.

In una prossima smart city entrerà in gioco anche la tecnologia V2H (Vehicle to Home) che integrerà la berlina Leaf anche da casa, alla quale potrà fornire energia, quando è carica, continuando a cedere quella in eccesso alla rete.

Dal punto di vista tecnico, dunque, tutto è pronto e i risultati della sperimentazione delle due Nissan V2G ci diranno quali e quanti sono i vantaggi che derivano dall'inserire l'auto in rete. Già adesso, comunque, i partner coinvolti nell'iniziativa assicurano che per l'utente ci saranno soltanto benefici e che il prelievo di energia dall'auto non condizionerà in alcun modo l'uso che il cliente ne fa abitualmente. V2G viene già utilizzata in alcuni Paesi, prima tra tutti, dal 2016, la Danimarca, dove Nissan, Enel e Nuvve hanno lanciato il primo Hub V2G al mondo interamente commerciale. A Copenaghen, la società energetica Frederiksberg Forsyning ha installato 10 unità Enel V2G e aggiunto alla propria flotta 10 Nissan e-NV200, van 100% elettrici.

Quando non sono in uso, i veicoli commerciali possono essere collegati alle unità V2G per

ricevere o cedere energia alla rete elettrica nazionale, e attraverso la piattaforma di aggregazione di Nuvve, si trasformano in efficaci soluzioni energetiche mobili, contribuendo a stabilizzare la rete elettrica danese.

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