Da reietto a eroe. Pellegrini uomo derby con un gol dei suoi. Gasp lo ha recuperato

Scaricato dalla società, ieri titolare contro la Lazio. E quarta rete ai cugini

Da reietto a eroe. Pellegrini uomo derby con un gol dei suoi. Gasp lo ha recuperato
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Quando sei romano e romanista, sei cresciuto a Cinecittà e ti sei formato nelle giovanili giallorosse, il derby non può essere una partita come le altre. Figuriamoci poi se lo hai vissuto a lungo da capitano sulla scia dei vari Di Bartolomei, Giannini, Totti e De Rossi e nel 2022 a Tirana avevi alzato al cielo l'ultimo trofeo vinto del club.

La storia di Lorenzo Pellegrini a Roma, che quest'estate sembrava al capolinea dopo una stagione non semplice ma con la "protezione" di Ranieri che lo aveva definito un "purosangue romano" che aveva solo bisogno di ritrovarsi, è ricominciata di colpo ieri con quella sorprendente maglia da titolare nel derby. Tre settimane prima, Gasperini aveva deciso di portarlo in panchina nel primo viaggio stagionale a Pisa. Il mercato era in chiusura, il West Ham aveva fatto un sondaggio per Lollo visto che la Roma non voleva rinnovargli il contratto. Ma Pellegrini è rimasto a Trigoria e Gasp ha detto che avrebbe dovuto recuperarlo: "Ho deciso di farlo giocare mercoledì, ho la fortuna di vedere gli allenamenti. Non ho avuto dubbi a schierarlo, è un ragazzo di grande qualità". E lui ha "battezzato" con la vittoria il primo derby romano del tecnico di Grugliasco.

Lorenzo non è più il capitano ed è reduce da un brutto infortunio al tendine della coscia destra con intervento annesso a metà maggio in Finlandia. È sembrato dunque un segno del destino trovare, dopo l'errore fatale di Tavares, il quarto sigillo alla Lazio (la squadra alla quale ha segnato più gol in carriera, tutti sotto la curva sbagliata...) e decidere il suo 14° derby, il 12° da titolare, poco dopo l'applauso e gli striscioni da parte della sua tifoseria che lo aveva osannato al grido di "Capitano". La fascia è ora sul braccio di Cristante, ma poco conta: la zampata vincente è tutta sua come nei tempi migliori. La Roma è tornata a vincere un derby in casa Lazio dopo quasi 9 anni.

Proprio come nella scorsa stagione con Ranieri: ancora una volta la mossa a sorpresa, decisiva, è stata capace di cambiare le sorti della stracittadina. Lollo non giocava da oltre 4 mesi e l'ultimo gol su azione lo aveva segnato proprio ai "cugini" biancocelesti il 5 gennaio. Esultanza contenuta, le lacrime per mettersi alle spalle un periodo difficile, il bacio verso la curva. "Mi sono un po' commosso dopo il gol, è da quando mi sono fatto male che ci tenevo a tornare in campo dall'inizio e a vincere il derby, so che i tifosi mi vogliono bene e io a loro - così l'eroe della sfida -. Tutte le persone vicine mi sono state accanto in questo periodo di fatica ma di volontà. Amo la Roma, fino a quando sarò qui non ci sarà un momento in cui io darò qualcosa di meno. Poi non so cosa accadrà...".

La Roma raggiunge Milan e Napoli al 2° posto, in attesa della gara dei partenopei.

La Lazio incappa nella terza sconfitta in 4 gare, paga l'erroraccio di Nuno Tavares e recrimina per l'occasione sprecata da Dia. Il nervosismo finale (rossi a Belahyane e Guendouzi) e il palo clamoroso di Cataldi hanno fatto da contraltare a una partita giocata a tratti in modo remissivo e poi sulla scia della rabbia agonistica.

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