Il ricatto arabo all'Inghilterra mette la Premier spalle al muro

Neil Crompton, l'ambasciatore inglese in Arabia Saudita, mai avrebbe immaginato il motivo della repentina convocazione al ministero degli Esteri di Ryadh

Il ricatto arabo all'Inghilterra mette la Premier spalle al muro
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Neil Crompton, l'ambasciatore inglese in Arabia Saudita, mai avrebbe immaginato il motivo della repentina convocazione al ministero degli Esteri di Ryadh. Lunedì il diplomatico ha incontrato il ministro Faisal bin Farhan, che senza troppi giri di parole l'ha invitato a riferire al premier Sunak di ammorbidire le regole del mercato del pallone tra i due Paesi, per evitare un possibile sfratto della Royal Air Force dalle basi saudite di Al Kharj e Dammam. In totale contrasto con i vigenti accordi Nato, consolidatisi durante la prima Guerra del Golfo.

Tutto ruota attorno a Ruben Neves. Con la squalifica di Tonali, il Newcastle, di proprietà di un fondo saudita che fa capo al principe bin Salman, aveva ottenuto il prestito gratuito per gennaio del centrocampista in forza all'Al Hilal. Notizia che aveva provocato una levata di scudi da parte degli altri club della Premier (guidati da Todd Boehly, proprietario americano del Chelsea), convinti che il passaggio di un giocatore, con la formula gratuita, da un club a un altro del medesimo proprietario, avrebbe falsato le regole del fair play finanziario, creando un pericoloso precedente. La Lega inglese non solo aveva votato contro le transazioni sportive sull'asse Londra-Ryadh, ma addirittura chiesto maggior restrizioni per gli sceicchi interessati a investire nel calcio d'Albione.

Il ricatto saudita ha ribaltato gli scenari, portando Sunak ad affermare ieri che «gli investimenti stranieri sono di fondamentale importanza per far prosperare ulteriormente la Premier».

Il principe bin Salman è quindi riuscito ad addomesticare il calcio britannico e ora potrebbe estendere i suoi diktat anche sulla Liga, dove il Girona degli sceicchi necessita di un big a centrocampo per restare davanti a Real Madrid e Barcellona (nel mirino N'Golo Kanté e l'ex laziale Milinkovic Savic). Alcune aziende spagnole hanno da poco vinto gare d'appalto da 22 miliardi di euro per la costruzione delle nuove linee della metropolitana di Ryadh. Lo scacco matto dello sceicco è solo una questione di tempo.

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