RomaTornare al successo (ultima vittoria un mese fa con il Chievo all'Olimpico anche se di mezzo c'è stata la sosta per le nazionali) e mantenere vivo il testa a testa con la Juve, passata a condurre il campionato. È l'obiettivo della Roma, con Rudi Garcia (nella foto) convinto che sia meglio inseguire e non avere il peso del primo posto in classifica, cosa che allontana anche la parola scudetto dall'ambiente di Trigoria.
I tre punti conquistati e i soli due gol all'attivo, oltre al già citato sorpasso dei bianconeri, sono il magro bilancio di un mese di novembre da dimenticare. Un mese nel quale alla squadra è mancata la concretezza evidenziata nell'avvio di campionato da record, anche se le due reti al passivo e la confermata solidità difensiva (la Roma mantiene il primato di miglior difesa d'Europa) sono il bicchiere mezzo pieno. Garcia non sembra preoccupato dalla serie di pareggi («la squadra continua a giocare bene») e allontana il pensiero diffidati nella scelta della formazione da schierare a Bergamo. Che sarà poi la stessa di lunedì scorso, con Dodò sulla corsia sinistra di difesa al posto di Balzaretti ancora ai box e Ljajic (in gol con un cucchiaio nella partitella di ieri) falso centravanti nel confermato tridente leggero. Borriello infatti ha alzato bandiera bianca dopo l'ultimo allenamento, Totti è in gruppo ma rientrerà solo con la Fiorentina domenica 8 al più tardi a San Siro contro il Milan il 16, Destro ha segnato due gol con la Primavera ma non è ancora pronto per giocare dall'inizio.
E mentre Garcia si prepara al match di Bergamo, c'è attesa per il ritorno a Roma del patron Usa James Pallotta che arriverà nella Capitale venerdì prossimo. Nella sua agenda un summit con il ds Sabatini per pianificare il budget del mercato di gennaio (il terzino sinistro del Torino D'Ambrosio è il principale obiettivo, il sogno è il prestito di Pastore dal Psg) e incontri per altre questioni, dallo stadio, su cui Pallotta vorrebbe fornire delle novità entro la fine dell'anno, all'ingresso dei nuovi soci (la pista cinese potrebbe raffreddarsi) passando per il probabile addio di Fenucci.
Intanto al canale tematico giallorosso ha parlato Maicon, un po' in flessione dopo il buon avvio seguito però da un infortunio. «Garcia? Un lavoratore instancabile, vuole sempre la precisione, una qualità solo degli allenatori vincenti - così l'ex interista -.
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