La Roma d'Italia è in caduta libera

Mai così male dai tempi di Luis Enrique. Per fortuna c'è l'Europa...

Marcello Di Dio

Roma Poche certezze e tanti dubbi. E' la Roma di Di Francesco in campionato. Una squadra piatta, non competitiva e ancora senza una vera identità tattica. I giallorossi sono riusciti a rianimare l'Udinese che negli ultimi cinque campionati aveva preso solo schiaffi dalla Roma. La classifica piange: appena 19 punti in 13 giornate e una zona Champions che si allontana sempre più. Solo Luis Enrique, agli albori dell'era americana, aveva fatto peggio (17 punti allo stesso punto del torneo). Da questo punto di vista il tempo sembra essersi fermato, neanche Zeman era riuscito a fare peggio. Ma se nel 2011 si arrivava da un campionato anonimo (sesto posto) e da una rosa vecchia e totalmente rinnovata, oggi il biglietto da visita di Di Francesco era la bellissima semifinale di Champions League di pochi mesi fa oltre al terzo posto, garanzia di altre notti di gala nell'Europa più prestigiosa.

Ecco, la Champions, l'isola felice dei giallorossi che preparano la sfida al Real più decadente degli ultimi anni consci di poter strappare il pass per gli ottavi già all'Olimpico. Stranamente in Europa, almeno in casa, la Roma è stata capace di esaltarsi. Anche in questa stagione nella quale la rosa ha perso (per motivi diversi, hanno spiegato più volte da Boston e da Trigoria) gente di peso come Nainggolan, Strootman e Alisson.

E il mercato di Monchi non si è dimostrato all'altezza: dai nuovi arrivi molte ombre, il mancato sbocciare di Schick, l'acquisto più caro dell'epoca a stelle a strisce, l'appannamento di Dzeko che vede la porta solo quando c'è la musichetta europea. Domani il Real, domenica l'Inter, due appuntamenti da non fallire per non compromettere un'intera stagione già a dicembre.

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