Sport

De Rossi dice addio alla Roma con amarezza: "Il club non mi ha voluto trattenere"

Daniele De Rossi dice addio alla Roma dopo quasi vent'anni di onorata carriera: "Mi è stato comunicato ieri, ma avevo capito. Ho 36 anni, non sono scemo e so come vanno le cose. Dirigente? No, ho voglia ancora di giocare"

De Rossi dice addio alla Roma con amarezza: "Il club non mi ha voluto trattenere"

Daniele De Rossi è sempre stato un'icona, una vera e propria istituzione alla Roma, subito dopo il mostro sacro, per i tifosi giallorossi, Francesco Totti. "Capitan futuro", ora capitano e basta, dopo 18 stagioni sempre con la stessa maglia - che diventano 20 se si considera anche il settore giovanile - al termine di questo campionato ha preso una decisione sofferta: lascerà la Roma. Non è stato il giocatore, ma la stessa società capitolina ad annunciare sui propri profili social la fine della storia d'amore tra uno dei centrocampisti italiani più forti e completi degli ultimi 15 anni di calcio.

La Roma giocherà le due ultime partite di campionato contro il Sassuolo al Mapei Stadium, e contro il Parma all'Olimpico dove i tifosi di casa potranno salutare il 35enne. Ecco il comunicato della società che gli ha anche dedicato un video molto commovente: "Quasi 18 anni fa un giovanissimo Daniele De Rossi faceva il suo debutto con la Roma contro l’Anderlecht. Con il Parma, all’Olimpico, giocherà la sua ultima partita con la nostra maglia. Sarà la fine di un’era".

Daniele è una delle poche bandiere ancora rimaste nel mondo del calcio. Ma quest'anno, complice l'età che avanza, ha avuto diversi problemi fisici che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio dato che ha giocato solo 17 partite su 36 in campionato e solo quattro su otto in Champions League. Claudio Ranieri, sicuramente, lo farà giocare nelle ultime due gare: poi sarà addio. Questa notizia, però, ha spiazzato tutti i tifosi giallorossi che non erano preoccupati della scadenza del contratto a giugno e che erano sicuri ci sarebbe stato il rinnovo automatico.

Evidentemente uno come il campione del mondo ha ponderato che fosse giusto lasciare la Roma in questo momento, ma non il calcio giocato anche perché dovrebbe continuare. Ma questa cosa la si saprà, forse, solo oggi con la conferenza stampa organizzata per le 12:45.

ROMANISTA. CAPITANO. DANIELE DE ROSSI#DDR16 pic.twitter.com/0JqyucZAT6

De Rossi, come lo stesso Totti, avrebbe potuto avere ben altra carriera fuori da Roma, sia a livello di vittorie personali che di squadra. Ma ha preferito rimanere a giocare nella sua squadra del cuore. In 18 anni Daniele ha messo insieme 614 presenze in tutte le competizioni, il secondo di sempre dopo il Pupone, condite da 63 reti. Il classe '83 ha vinto solo due Coppe Italia e una Supercoppa italiana, un bottino davvero magro che però viene addolcito dal Mondiale del 2006 vinto con la maglia dell'Italia. La Serie A perde un altro pezzo di storia: e oggi tutti gli appassionati di calcio e i tifosi della Roma sono un po' più tristi.

Capitan futuro ha voluto convocare una conferenza stampa, a cui hanno partecipato tutti i compagni di squadra con la maglia di De Rossi, in cui ha spiegato bene quanto successo: "Mi è stato comunicato ieri, ma avevo capito. Ho 36 anni, non sono scemo e so come vanno le cose se nessuno ti ha mai chiamato in questi mesi. Riguardo al futuro ringrazio l'amministratore delegato per l'offerta. Sono cose che vanno rispettate. Squadre? Non c'è ancora nulla, ero concentrato sulla corsa Champions. Stamattina mi sono arrivati 500 messaggi, vediamo se c'è qualche offerta. Mi sento calciatore e voglio giocare a pallone".

L'amministratore deleato della Roma Fienga ha spiegato come sia stata la società a scegliere di non rinnovare il contratto a De Rossi con l'ormai ex centrocampista che ha riservato una piccola stoccata: "Ho sempre detto anche a Totti, la penso uguale anche per Del Piero. Non sono d’accordo su questo, c’è una società a posta che decide se puoi o non puoi giocare. Possiamo discutere 10 ore su quanto sarei potuto essere importante per la squadra, che non li guardo perché altrimenti scoppio, ma qualcuno un punto deve metterlo. Ci siamo parlati poco quest’anno, un po’ mi è dispiaciuto, le distanze a volte creano questo e spero che migliori perché sono un tifoso della Roma.

Non posso dire diversamente".

Commenti