Roma - La Roma c'è. Non incanta, non spreca energie e fa turnover pensando al Chelsea, rischia qualcosa contro un Bologna decoroso nel primo tempo, ma alla fine continua a imporre quello che sta diventando un marchio di fabbrica: solidità difensiva imprevedibile, visto che in panchina c'è un presunto «zemaniano» come Di Francesco e al centro della difesa continua a mancare il colosso Manolas, e prodezze individuali per portare a casa altri tre punti.
Con tre pezzi da novanta come Kolarov, Nainggolan e Perotti in panchina a tirare il fiato, la prima mezzora di ieri ha ricordato i 90' col Crotone di tre giorni prima. Giallorossi in controllo col minimo sforzo, avversario volenteroso ma con poca qualità. Poi, a cavallo del 32', la «sliding door» che ha indirizzato la partita: un'unghiata di Alisson per togliere dalla porta un colpo di testa di Masina, ribaltamento di fronte e su azione d'angolo magia di El Shaarawy, che sblocca il risultato con un sinistro al volo alla Kolarov.
Fin lì la Roma era stata pericolosa solo con Dzeko (vicinissimo al gol di testa al 28') e anche dopo ha badato più a gestire il vantaggio che a cercare il raddoppio. Nel Bologna, invece, un vivace Di Francesco junior era stato male assistito da Petkovic, preferito all'ultimo a Destro ma troppo gregario e poco incisivo, e un Verdi che non sfrutta la chance di avere di fronte Bruno Peres, per l'occasione terzino sinistro di fortuna.
Nella ripresa subito due lampi di Roma, destro fuori di poco di El Shaarawy e gol annullato a Dzeko per qualche centimetro di fuorigioco. Ma nonostante un Bologna che non è riuscito a ripetersi sui ritmi dei primi 45' il punteggio è rimasto sempre in bilico e pian piano la partita è tornata noiosetta. Non l'hanno accesa i nuovi entrati Perotti e Falletti né tantomeno Hector Moreno, che ha preso il posto dell'infortunato Peres: l'unico brivido è arrivato al 66' quando Di Francesco non è riuscito a deviare in porta un cross di Krafth.
Con il terzo 1-0 di fila e la miglior difesa del campionato (appena 5 gol subiti in 10 partite) la Roma tiene il passo e per ora va bene così, ma domenica a Firenze e poi nel derby, dopo la sosta, servirà qualcosa in più.
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