Nel calcio italiano, anche in quello giovanile, ci sono sempre più stranieri. E sono troppi, decisamente troppi. Almeno a sentire il parere di Arrigo Sacchi. L'ex commissario tecnico della nazionale, che ieri era a Viareggio per un torneo, è sempre più convinto che l'Italia debba fare qualcosa per impedire che continui questo trend.
"Non sono certo razzista e la mia storia da allenatore lo dimostra - ha detto -, a partire da Rijkard, ma a guardare il Torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatore di colore, anche nelle squadre Primavera". Un giudizio duro forse, ma che si basa su un assunto: "L'Italia non ha dignità, non ha orgoglio: non è possibile vedere squadre con 15 stranieri".
Le parole di Sacchi non sono passate inosservate. Tra quanti gli hanno risposto il procuratore di Mario Balotelli e Paul Pogba, Mino Raiola, che parlando con l'Ansa ha chiesto un intervento dell'Aic (Associazione italiana calciatori), e aggiunto che l'ex ct dovrebbe vergognarsi: "Intanto io mi vergogno di essere suo connazionale".
Ma anche Gary Lineker, leggenda del calcio inglese, si è fatto sentire. Ribaltando le dichiarazioni di Sacchi ha detto che nel calcio italiano non ci sono troppi giocatori di colore, ma piuttosto "ancora troppi razzisti".
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