Sagan vince e Froome vola: oggi metà Ventoux

Fuga del campione del mondo e della maglia gialla che guadagna altri secondi sui rivali

Due tappe per vedere chi sarà il Re della Vuelta 2014
Due tappe per vedere chi sarà il Re della Vuelta 2014

Via col vento, solo loro, quei quattro: Peter Sagan, il campione del mondo, Chris Froome, la maglia gialla, con i fidi gregari Macej Bodnar e Geraint Thomas. Via col vento a 12 km dal traguardo, partendo in testa al gruppo e lasciando tutti lì, con un palmo di naso. Quintana dorme e con lui tutti gli altri. L'11ª tappa, da Carcassone a Montpellier (162,5 km), finisce a Sagan che coglie davanti a Chris Froome la sua seconda vittoria in questo Tour. Froome mette 6'' tra sé e gli inseguitori, che diventano 12'' per effetto dell'abbuono. Adam Yates, secondo in classifica, ora è a 28'', Daniel Martin a 31''. Nel gruppetto a 6'' rientrano tutti i big, da Quintana (ora a 35) ad Aru (11° a 1'35), da Bardet, a Nibali e Van Garderen.

Tutti sapevano che il vento avrebbe condizionato la tappa, tutti si sono fatti sorprendere a 12 chilometri dal traguardo quando Peter Sagan ha allungato insieme al compagno di squadra Bodnar: solo Froome ed il suo compagno di squadra Geraint Thomas hanno avuto la forza di rientrare su di loro e dar vita alla fuga più imprevedibile e spettacolare di questo Tour. Un finale d'autore, firmato dal corridore più entusiasmante del mondo - Peter Sagan - e da un campione come Chris Froome che si sta rivelando semplicemente sorprendente. In undici tappe ha già sorpreso i rivali in due occasioni: sabato scorso l'attacco lungo la discesa del Peyresourde, ieri l'affondo contro il vento.

È il vento a farla da padrone e a condizionare la corsa. Oggi il Mont Ventoux sarà accorciato, ridotto di 6 km. Dei 22 km i corridori oggi ne affronteranno soltanto 16: arriveranno fino allo Chalet Reynard, dove finisce la vegetazione e inizia la pietraia. «Ci spiace molto dice Christian Prudhomme, direttore della Grand Boucle -, ma per ragioni di sicurezza non possiamo fare altrimenti. Meteo France prevede raffiche di Mistral fino a 104 km/h e sarebbe troppo rischioso per i corridori e non solo».

Il primo scalatore fu Francesco Petrarca, il padre dell'Umanesimo, che nella notte del 25 aprile 1336 sul Mont Ventoux ci arrivò a piedi per ammirare la bellezza, la maestosità di questa monumento naturale e per scoprire i segreti di un microclima unico nel suo genere, con la caratteristica di contenere flora mediterranea (cedri e pini) e dell'estremo nord (la

sassifraga delle Spitzbergen). A Bedoin, da dove il Gigante della Provenza inizia a puntare il cielo, dicono: «Non è pazzo chi sale al Ventoux, ma chi ci torna». Dovranno tornarci presto, per provare l'inferno: fino al cielo.

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