A Sarri due giornate di stop. Mancini: "Ha offeso migliaia di gay"

Il tecnico dell'Inter non perdona Sarri: "Ha offeso migliaia di persone che ogni giorno vengono derise e si tolgono la vita". E spiega: "Mi avesse detto figlio di p... sarebbe rimasto un fatto di campo"

A Sarri due giornate di stop. Mancini: "Ha offeso migliaia di gay"

Roberto Mancini non mette la parola fine allo scontro con Maurizio Sarri. Anzi, non solo non lo perdonerà, ma si dice addirittura dispiaciuto di non essere stato punito più pesantemente. E, in un'intervista a Repubblica, fa partire la crociata arcobaleno contro l'allenatore del Napoli che oggi è stato condannato a uno stop di due giornate e a pagare una multa di 20mila euro. "Il problema non è che Sarri abbia offeso me - dice il tecnico dell'Inter - non mi sento toccato dai suoi insulti, figuriamoci. Lui in realtà ha offeso tante persone, tanti poveri che in Italia o in altre parti del mondo vengono presi in giro, vengono derisi da gente che pronuncia certe parole con tanta facilità... poi magari ogni tanto capita che qualcuno si suicidi perché non ce la fa più. Quante volte abbiamo letto di storie simili?".

Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, dopo la lite al termine di Napoli-Inter, ha deciso di ha condannato sarri a due giornate di squalifica da scontare in Coppa Italia e 20mila euro di multa per "avere pesantemente insultato" Mancini. Al tecnico dei nerazzurri, a cui è stato inflitta una multa di 5.000 euro, non è andata giù. "Io non sono il paladino di nessuno - si affretta a dire Mancini - però come si fa, dai, a sentire ancora queste cose... siamo nel 2016! Tra l'altro la cosa che mi faceva arrabbiare di più era che mentre Sarri mi diceva 'frocio' e 'finocchio' era a un passo dal guardalinee e dal quarto uomo, e quelli impassibili. Anzi io gli facevo notare le offese e loro mi dicevano 'lascia stare, dai'. Ma lui mi insultava, e faceva pure il gesto con la mano, tipo 'vattelo a prendere nel c...'. Incredibile". Mancini avrebbe poi tentato di chiarire con Sarri: "Sono entrato nello spogliatoio, io, da solo, contro tutti loro. E lui faceva ancora lo sbruffone: 'E vabbè scusa, t'ho chiesto scusa, che vuoi ancora?', diceva. Allora ho risposto in malo modo: 'Ma non hai capito che hai 60 anni e certe cose non le devi proprio dire?'".

A infastidire Mancini è stato proprio l'insulto scelto da Sarri. "Mi avesse detto figlio di p... o pezzo di m... sarebbe rimasto un fatto di campo - continua su Repubblica - era stata una partita tranquilla, non avevo protestato mai, non c'erano stati screzi fra me e lui. Protesto solo quando il quarto uomo aveva dato, secondo me, un recupero eccessivo e Sarri esplode in quel modo. Ha perso completamente il lume della ragione. Poi ha peggiorato tutto con quello che ha detto in tv, invece di scusarsi per il gesto mi ha chiamato 'democristiano', così ha offeso pure i democristiani. Un livello veramente basso".

Davanti alle telecamere, appena pochi minuti dopo aver ricevuto gli insulti, Mancini ha detto che se gli uomini fossero tutti come Sarri, allora sarebbe orgoglioso di essere gay: "Rispetto tutti i gusti sessuali ma a me piacciono le donne".

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