Oggi è il giorno di Atletico Madrid-Juventus, il giorno del debutto "europeo" di Maurizio Sarri sulla panchina bianconera. Intervenuto nella consueta conferenza del pre-partita, Sarri ha risposto così alle domande dei giornalisti: "Se sento la pressione di vincere la Champions? No, perché noi non lo sentiamo. Siamo la Juventus, ogni volta che andiamo in una competizione l'obiettivo è vincere, poi sappiamo - puntualizza il tecnico - che qui l'obiettivo vincere vale per 10 squadre". L'anno scorso, nell'andata degli ottavi di Champions League, la Juve di Massimiliano Allegri perse 2-0. Come evitare di fare il bis? Per Sarri "dobbiamo affrontare queste partite con grande determinazione ma anche con leggerezza, perché bisogna tornare a divertirsi in campo, senza pensare a una fobia che non è logica. Sempre con la premessa - spiega ancora Sarri - che l'obiettivo deve essere sempre quello di vincere".
Tuttavia, la squadra del "Cholo" Simeone resta uno spauracchio. E Sarri lo sa bene. "È una delle squadre che può partire per vincere. Saul è tramigliori in Europa, ma hanno giocatori di livello enorme e possono giocarsela con tutti e vincere con tutti. Purtroppo - avverte il tecnico - in Champions oltre alla forza mentale, tecnica e tattica occorre anche un pizzico di fortuna". La formazione della Juve sarà la stessa che ha pareggiato 0-0 a Firenze, con la sola defezione di Douglas Costa (sostituito probabilmente da Bernardeschi).
Ma c'è stato spazio anche per una replica ad Antonio Conte. Sabato sera, dopo la vittoria per 1-0 contro l'Udinese, il tecnico dell'Inter aveva polemizzato con Sarri per le sue lamentele sui 30 gradi dello stadio "Franchi", dicendogli: "Stia sereno, ora è dalla parte dei più forti". L'allenatore bianconero ha preferito non rispondere alla provocazione. "Cosa ho pensato? Non ho pensato niente perché non ho sentito niente. Non penso niente, perché penso che a Conte sia stato riferito qualcosa di errato. Io - ha aggiunto Sarri- ho fatto un commento su una cosa che riguardava noi, ossia la differenza tra la Juve di Napoli e quella della Fiorentina e ho detto che in questo momento c'è differenza tra giocare alle 21 e alle 15".
Poi l'ulteriore
precisazione: "Mi riferivo alle partite nostre, non ho tirato in ballo nessuno e se Antonio ha risposto qualcosa è perché gli è stato riferito qualcosa di errato", ha concluso l'allenatore toscano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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