Scatta la Nba, tutti contro Miami e Lebron

I Chicago Bulls ritrovano Rose, i Brooklyn Nets puntano sul blocco Celtics. E a Ovest attenzione alla rabbia dei San Antonio Spurs e alla freschezza di Golden Stae Warrios e Houston Rockets. Per la prima volta quattro italiani ai blocchi: Bargnani, Datome, Gallinari e Belinelli

Scatta la Nba, tutti contro Miami e Lebron

Tutti a caccia dei Miami Heat e di Lebron James. Con il «Prescelto» che, invece, tenta il three peat (il terzo anello consecutivo) prima di salutare la Florida con vista Los Angeles (sponda Lakers) oppure per il ritorno del figliol prodigo a Cleveland. Senza esagerare con il contropiede (guardando troppo alla prossima stagione, meglio prima godersi quella attuale) domani parte la stagione Nba. Con palla a due alla American Airlines Arena di Miami dove la squadra di coach Erik Spoelstra ha appena alzato il secondo trofeo in fila. Gli Heat sono sempre gli stessi con in più l'aggiunta dell'ex prima scelta Greg Oden che, se ha superato i secolari problemi alle ginocchia, farà compiere un ulteriore salto di qualità alla franchigia. Prima sfidante, e proprio nella prima stagionale, i Chicago Bulls che riabbracciano l'ex Mvp Derrick Rose, dopo un'intera annata passata a guarire dall'infortunio al ginocchio. Il numero 1 si è presentato alla grandissima in pre season con oltre 20 punti e quasi 5 assist di media. La squadra di coach Tom Thibodeau punterà sempre sulla difesa asfissiante e alla partenza di Marco Belinelli e Nate Robinson ha sopperito con l'imngaggio del duttile Mike Dunleavy.
Restando a Est ci sono altre due sfidanti che, sulla carta, si sono rinforzate parecchio. Gli Indiana Pacers (sconfitti in finale di Conference lo scorso anno proprio da Miami) sul mercato si sono rinforzati aggiungendo qualità dove serviva. Confermato il quintettone (Hill, Stephenson, Granger, West, Hibbert) sono arrivati Cj Watson per potenziare la regia, l'esterno dinamico Chris Copeland e il lungo tutto solidità Luis Scola. L'altra contendente è di casa nella Grande Mela, sponda Brooklyn Nets. Il proprietario Prokhorov ha speso l'impossibile (e si prepara a una luxury tax salatissima) per provare a vincere subito. In panchina c'è Jason Kidd (all'esordio da allenatore appena smessa la canotta), sul parquet il trio di Boston Kevin Garnett, Paul Pierce e Jason Terry più il ritorno, dall'Europa di Andrei Kirilenko. Deron Williams ha straordinarie bocche da fuoco. A Est rimangono solo i New York Knicks, l'eterna incompiuta del basket a stelle e strisce. Quest'anno al Madison, con Carmelo Anthony e soci ci sarà il nuovo arrivo tricolore. Dopo Gallinari toccherà ad Andrea Bargnani vestire in bluarancio. Il romano si candida a un posto in quintetto al fianco di Tyson Chandler, con meno responsabilità sulle spalle e più chance di incidere sulle partite con le sue caratteristiche da lungo atipico. Una citazione per Gigi Datome, Mvp dell'ultimo campionato italiano, scelto personalmente da Joe Dumars per completare le opzioni offensive dei Detroit Pistons. La squadra era disastrata, Josh Smith e Brandon Jennings forse non bastano per il salto di qualità, ma per l'azzurro è una sfida interessante.
Sulla costa del Pacifico il pericolo pubblico numero uno si chiama San Antonio Spurs. Gli speroni terribili di coach Gregg Popovich vogliono cancellare l'onta dello scorso anno (sconfitti dai Miami Heat quando stavano per alzare le mani dal manubrio per festeggiare). Per farlo hanno tenuto intatta la front line di vecchietti titolatissimi (Tony Parker, Manu Ginobili, Tim Duncan) aggiungendo un solo diamante. Marco Belinelli da San Giovanni in Persiceto che dopo tanto peregrinare per gli Stati Uniti diventa il primo italiano in una squadra da titolo. La prima sfidante è ancora di casa in Texas. Gli Houston Rockets che sul mercato hanno portato a casa il centro più dominante della lega, quel Dwight Howard che a Los Angeles ha lasciato solo pessimi ricordi. Ma sui pozzi di petrolio ci sono meno stelle e con la barba di James Harden il mix sembra azzeccato. Acciaccati, ma sempre in piedi gli Oklahoma City Thunder del fenomeno Kevin Durant, con Russel Westbrook in ripresa dall'intervento al ginocchio e senza i punti dalla panchina di Kevin Martin. Ma si scommette sulla crescita esponenziale dello svizzero Thabo Sefolosha, di Jeremy Lamb e di Reggie Jackson. Le prime file delle pretendenti sono completate dai Golden State Warriors chiamati a confermarsi dopo la sorpresa della passata stagione. Il coach predicatore Mark Jackson può contare su un Andrè Iguodala in più sugli esterni e un reparto lunghi più attrezzato. A Los Angeles, con Kobe Bryant sempre in convalescenza, il derby sembra dire ancora Clippers. Sulla panchina è arrivato coach Doc Rivers (dai Celtics) e Chris Paul può avvalersi della collaborazione dei nuovi arrivati Antawn Jamison, Jj Redick e Jared Dudley. Meno chance per i Denver Nuggets che hanno perso l'allenatore, il mitico George Karl, e aspettano nelle prossime settimane il rientro della loro stella, l'azzurro Danilo Gallinari.

L'ex milanese predica «Pazienza» e rilascia dichiarazioni sornione, segno cche comunque il roster è rimasto di livello, e con le aggiunte di Jj Hickson e Nate Robinson qualche speranziella sotto le Montagne Rocciose viene coltivata.

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