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Scontro al moto Gp: quattro indizi che "scagionano" Rossi

Chi accusa Rossi per di aver "tirato un calcio" a Marquez deve tener a mente diversi aspetti. Per farlo bisogna guardare attentamente le immagini della gara: ecco quattro indizi che "scagionano" il Dottore

Scontro al moto Gp: quattro indizi che "scagionano" Rossi

Valentino Rossi è finito sul banco degli imputati. A torto. "Abbiamo ascoltato entrambi i piloti, siamo del parere che c'è stata colpa da entrambe le parti - tuona Mike Webb - ma secondo le regole Marquez non ha cercato alcun contatto, quindi non ha infranto alcuna regola, ma riteniamo che il suo comportamento stava infastidendo Rossi che pertanto ha reagito. Purtroppo ha reagito in un modo che va contro le regole". E, per questo, la sanzione ha colpito il pilota della Yamaha per lo scontro con Marc Marquez al Gran Premio di Malesia. "La direzione ha imposto - spiega il direttore di gara della MotoGp - tre punti penalità a Valentino Rossi per la guida irresponsabile che ha deliberatamente provocato contatto". Ma qualcosa non torna. Anzi, ci sono ben quattro indizi che "scagionano" completamente il Dottore.

L'accusa del direttore di gara della MotoGp è chiara: "È andato deliberatamente largo in curva, cercando di portare l'altro pilota fuori traiettoria". "Il risultato è stato l'incidente che abbiamo visto - aggiunge Webb - si tratta quindi di guida e per questo abbiamo imposto a Rossi tre punti penalità. Sembrava di star assistendo a una bella gara, purtroppo però l'epilogo ne è stata questa controversia". Ma la verità è un'altra. Perché la decisione del direttore di gara non tiene conto di molti punti ancora controversi che danno ragione al Dottore. "Con questa sanzione ha vinto Marquez. Il suo piano di farmi perdere il campionato è andato a buon fine, non penso che sia una decisione giusta perché non lo volevo far cadere - accusa Rossi senza peli sulla lingua - è un epilogo brutto per tutti. Sarebbe stato bello giocarsela con Lorenzo, però Marquez si è messo in testa che doveva decidere lui chi vinceva il titolo. Nella storia di questo sport abbiamo viste poche volte cose del genere, Marquez ha fatto davvero una brutta figura".

Chi accusa Rossi per di aver "tirato un calcio" a Marquez deve tener a mente diversi aspetti. Per farlo bisogna guardare attentamente le immagini della gara (guarda qui). "Oggi Marquez ha dimostrato che tutto quello che avevo detto in conferenza stampa era tutto vero - accusa il 36enne pesarese - speravo che smascherandolo fosse un avvertimento abbastanza chiaro e speravo si comportasse in maniere diversa.

Invece oggi ha fatto anche peggio che a Phillip Island". Come spiega anche il Sole 24Ore, ci sono almeno quattro indizi che danno ragione al Dottore:

  1. Nella sanzione comminata a Rossi il direttore di gara della MotoGp accusa Rossi di aver "deliberatamente portato l’avversario fuori traiettoria". Non parla, dunque, di calci. I toni sono a tal punto vaghi da non spiegare cosa sia successo esattamente in pista. "Nel contatto io non volevo farlo cadere, non era assolutamente quella la mia intenzione - ammette lo stesso Rossi - volevo solo cercare di portarlo fuori traiettoria facendogli perdere un pò di tempo. Volevo cercare di fuggire perché mi stava facendo un attacco scorretto e mi ha portato allo sfinimento"
  2. "Non è vero che gli ho dato un calcio, ci mancherebbe e dalle immagini dall’elicottero si vede benissimo - denuncia il Dottore - qui è caduto perché curvando mi ha toccato con il manubrio sulla coscia sinistra. Mi ha toccato la gamba e il piede mi è scivolato dalla pedana, se vedete le immagini quando mi scivola il piede dalla pedana lui è già caduto, non gli ho dato un calcio, volevo solo dirgli basta". Basta, infatti, guardare attentamente le immagini riprese dall'elicottero (guarda qui) per capire che Marquez è caduto per aver toccato la gamba di Rossi e non per un fantomatico calcio. Nella fotosequenza appare, infatti, chiaro che il pilota spagnolo cade prima che Rossi muova la gamba (guarda qui il video)
  3. Le parole di Rossi al termine della gara dimostrano la sua buona fede: "Marc mi colpisce alla coscia sinistra con il manubrio destro e comincia a scivolare, solo dopo io perdo il piede sinistro dalla pedana. Io volevo solo rallentarlo, non è stato un fallo di reazione. Non volevo farlo cadere. Se gli avessi voluto tirare un calcio l’avrei fatto 40 metri prima quando eravamo attaccati". Mentre le dichiarazioni di Marquez solo molto più velenose. E si limitano ad accusare il pesarese di averlo fatto cadere con "un calcio"
  4. C'è poi un dato importante da tener conto. Le MotoGp sono troppo pesanti per essere buttate giù con una semplice "pedata". "Per una questione di pesi - fanno notare gli addetti ai lavori - obiettivamente complicato far cadere una MotoGp con una pedata"

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