Anche Beppe Grillo ha affrontato lo Stretto di Messina, attraversandolo a nuoto per motivi elettorali. Ma questa è un'altra storia. Walter D'Angelo, 50enne milanese, di professione istruttore di nuoto, ha la passione delle traversate impossibili. E ne ha appena portata a termine una nuova. Sei volte a nuoto tra una sponda e l'altra dello Stretto, senza mai fermarsi, in un tempo record di sette ore e 35 minuti. Una vera impresa per uno che si dedica da decenni al nuoto di fondo, ma che ogni volta cerca di spingere un po' più in là i propri limiti. "Una continua sfida con me stesso", spiega D'Angelo.
La traversata multipla tra Scilla e Cariddi nuotando a stile libero Walter D'Angelo l'ha compiuta lo scorso 29 agosto. Partenza poco dopo le 8 da Torre Faro, Messina, e arrivo sulla stessa sponda dopo aver toccato quella calabrese, a Cannitello, per tre volte. La distanza tra i due punti è di 3,4 chilometri, ma non è possibile percorrerla in linea retta a causa delle fortissime correnti. La maratona del nuotatore quindi si è allungata fino a circa 25 chilometri. Le insidie maggiori le elenca l'atleta amatoriale: "Prima di tutto le pericolose correnti là dove Jonio e Tirreno si incontrano, poi le meduse che infestano quel tratto di mare. Una mi ha punto al viso, ma per fortuna ho tenuto duro nonostante il dolore. Infine il passaggio delle grandi navi". Se non bastasse tutto questo, nelle acque e nelle ore della traversata è stato avvistato pure uno squalo bianco.
D'Angelo ha portato a casa il record personale bracciata dopo bracciata, anche grazie al pilota Giovanni Fiannacca che l'ha seguito in barca insieme a un medico, come da regolamento, e l'ha aiutato a mantenere la rotta. Il risultato si aggiunge a quelli già conquistati in passato. A partire dalla doppia traversata sempre dello Stretto di Messina compiuta nel 2008 e la traversata della Manica in staffetta con altri tre nuotatori italiani nel 2011.
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