È sempre Mercedes La Ferrari ammette «Tanto da cambiare»

La Mercedes la fa da padrona in casa sua. Il venerdì del Gp di Germania vive sul testa a testa tra Rosberg e Hamilton, leader a turno delle due prove libere. Le Ferrari come spesso accade sono meno lontane di quanto si pensi, anche se pole e gara poi ristabiliscono le distanze. Una differenza evidente anche per James Allison, per sua stessa ammissione «il supervisore del progetto». Un progetto quello della F14 T che a metà stagione si è rivelato non all'altezza perché la Rossa è difficile da guidare. I rivali risultano irraggiungibili per due motivi: carico aerodinamico e potenza di motore. E in F1 cercare di rimediare comporta rischi «è più facile peggiorare una squadra che migliorarla. I cambiamenti da effettuare sono di ridotta entità, ma sono tanti». Questo per il futuro, ma nell'immediato a complicare le cose è l'abolizione del Fric, adottata da tutte le scuderie per evitare sanzioni, ma che sembra aver ridotto il divario con la Mercedes. Allison poi ha parlato del futuro di Alonso dopo il summit di Maranello: «Spero che i nostri piani lo abbiano coinvolto, ma dovete chiedere a lui». Intanto è stato un venerdì intenso di lavoro per Fernando, terzo e ottavo tempo nelle libere, e Raikkonen in risalita, ottavo e quarto.
Al settimo cielo, invece, Susie Wolff, che dopo i guai di Silverstone, ieri ha compiuto ventidue giri, 15° tempo a soli due decimi da Massa. Ma non si vuole fermare: «Sarò mai titolare in un team? Domanda da un milione di dollari. Sappiamo quanto è difficile l'ambiente in F1».

Soprattutto per una donna, visto che l'ultima prima di lei fu Giovanna Amati nel 1992. «Comunque è stato fantastico» a parte le due multe da 2mila euro per eccesso di velocità nella pit lane. Ma Susie le ha pagate volentieri: «Mattinata “costosa”, ma ne valeva la pena».

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