Silvio abbraccia Miha. Barbara, rimpianto stadio

Un abbraccio, tanti colloqui, discorsi motivazionali, tutto per far tornare il sereno all'interno di una squadra che palesa ancora gli stessi problemi d'inizio anno. La visita di ieri di Silvio Berlusconi a Milanello è servita un po' a tutto: da antibiotico per ridare forze ed energie ad un Diavolo malconcio, in vista della delicata sfida di domani contro il Verona.Silvio Berlusconi ha pranzato con gli sponsor e la figlia Barbara, poi ha incontrato la squadra e Sinisa Mihajlovic. Altro giro, altro antibiotico: questa volta è arrivato il fatidico abbraccio con il tecnico, tanto richiesto dai media quanto voluto da Adriano Galliani («Sono stato buon profeta»). E lì via al discorso motivazionale, per incitare dei ragazzi che fanno fatica ma che, secondo la società, hanno i mezzi giusti per risalire in classifica. Finale con la classica foto di gruppo, in cui il presidente ha voluto al proprio fianco proprio Mario Balotelli che domani dovrebbe andare in panchina. Ci ha pensato poi Barbara Berlusconi a guardare in faccia la realtà: «Non possiamo permetterci di rimanere fuori ancora dall'Europa o dalla Champions le sue parole sono fiduciosa, c'è un bel clima. Certo, piange il cuore a ogni risultato non positivo».

Con una chiusura dedicata a quel nuovo stadio al Portello che non ha visto la luce ma che rimane, comunque, ancora possibile: «Per me è stata una grande delusione ha ammesso Barbara Berlusconi forse mi sono spinta troppo avanti. San Siro? È più difficile ristrutturare uno stadio che costruirlo nuovo».