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Dal sogno di Modric al caso Perisic

Uscito di scena anche Vrsaljko, l'Inter ormai può contare solo su Brozovic

Dal sogno di Modric al caso Perisic

Luglio 2018. Un Paese di poco più di 4 milioni e mezzo di abitanti sogna sulle ali di una nazionale di calcio vicina a salire sul tetto del Mondo. Una nazione piccola, è vero, ma ricca di talento sportivo che negli anni ha saputo spiccare a livello individuale e di squadra. E mentre la Croazia batte l'Inghilterra e si qualifica alla finale dei Mondiali con la Francia, che poi perderà seppur a testa altissima, inizia il sogno anche dei tifosi dell'Inter. Già perché proprio in estate sembra prendere forma una spina dorsale nerazzurra composta da giocatori croati che può contribuire a contendere lo scudetto all'invincibile Juventus. Sogni che diventano realtà soltanto in parte e che con la stessa si scontrano, frontalmente e malamente, solo pochi mesi più tardi. Fino quasi a sfiorare i connotati dell'incubo. Sportivo, s'intende.

Perché nell'Inter che stava prendendo forma c'erano già Marcelo Brozovic e Ivan Perisic, colonne di quella Croazia che stava facendo sfracelli ai mondiali. E di lì a poco, anche grazie alla loro opera di convincimento, li avrebbe raggiunti Sime Vrsaljko. Entusiasmo made in Croazia che ha fatto vacillare pure Luka Modric. Tentatissimo dall'avventura italiana e dall'offerta dell'Inter ma non liberato dal Real Madrid (mentre ora sembra vicino il rinnovo di contratto con la casa blanca). Il sogno di quello che sarebbe diventato di lì a poco il Pallone d'oro svanì, ma non per questo le ambizioni dell'Inter made in Croazia. Almeno nelle intenzioni. Perché il rendimento dei tre vice campioni del mondo non è stato affatto all'altezza .

L'unico che ha offerto prestazioni degne è stato Brozovic. Il centrocampista, passato l'anno scorso da mezzala a regista, ha perso raramente la bussola a centrocampo. Qualche alto e basso, tipico del suo modo di giocare, ma tutto sommato uno dei giocatori più positivi dei nerazzurri anche in questo momento di crisi. Tutt'altro discorso per gli altri due. Vrsaljko ha già di fatto chiuso la sua stagione a causa di un infortunio al ginocchio che ha bloccato pure ogni possibile discorso su un suo riscatto dall'Atletico Madrid. Dieci presenze in campionato, due in Champions League e una in coppa Italia, senza nessun acuto né prestazioni memorabili. Un po' come Perisic. L'anno scorso perno insostituibile, in questa stagione spesso fantasma. Solo tre reti in campionato in 19 partite e molte gare da assente ingiustificato. Fino alla pantomima di gennaio: lui che chiede la cessione, la società che non riceve offerte adeguate e l'esterno che resta in nerazzurro da mezzo sperato in casa.

Croati giù e Inter pure. Non è un caso. Se i nerazzurri vogliono ripartire e conquistare un posto Champions, quel che rimane della colonia vice campione del Mondo deve fare di più.

Molto di più.

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