Spalletti contro tutti rilancia la sua Inter. "Depressi? Vinciamo"

Il tecnico interista replica a Totti, Di Francesco e difende i suoi: "Noi mai in difficoltà"

Spalletti contro tutti rilancia la sua Inter. "Depressi? Vinciamo"

Milano - Miracoli di una vittoria, seppur stentata. E di una classifica che, anche grazie al fatto che le altre fanno tutto tranne che correre, rimane ottima. E così Luciano Spalletti, alla vigilia della gara di Genova contro il Genoa, ritrova grinta, cattiveria e pungente ironia. Già perché anche se col Bologna è stata dura e nonostante il successo mancasse dai primi di dicembre, l'Inter è ancora al terzo posto e se la crisi di risultati poteva far pensare ad un addio ai sogni di gloria, la zona Champions è ancora lì a portata di mano. «Teneteci lontani i depressi. Noi dell'Inter siamo cittadini del cielo che abitano sulla terra - spiega Spalletti con un'iperbole degna di un poeta romantico - Non esiste depressione nel nostro ambiente. Non dobbiamo ripartire da zero, ma dalla posizione che attualmente occupiamo. Dobbiamo certo fare meglio perché la squadra in undici contro i nove del Bologna non mi è piaciuta. Siamo comunque in grado di andare in casa di questo strepitoso Genoa di Ballardini e vincere. Non esiste alibi».

Miracoli di una vittoria e di una classifica sempre ottima. Ma i tre punti contro il Bologna con nuovi protagonisti e nuove possibili soluzioni potrebbero davvero rappresentare una svolta. «La mia Inter è ancora inespressa. Di solito si lavora tanto, dopo un po' si cresce un pochino e poi si cala, cercando però di restare in pari. Noi abbiamo fatto tanti punti prima e siamo andati in difficoltà dopo, però poi quando si arriva in fondo il campionato dice sempre la verità del lavoro che hai fatto. Io non ho mai visto una squadra in grossissima difficoltà». E così Spalletti ne ha per tutti. Da Di Francesco, che ha detto che davanti alla Roma ci sono squadre che hanno fatto un tiro in porta («sono d'accordo con lui, la Roma potrebbe stare molto più in alto come negli anni scorsi, dove ha lottato per il campionato»), a Totti, che ha chiuso ad ogni rapporto con lui: «Si è espresso in modo inequivocabile, non posso farci nulla».

E allora testa al Genoa, con una formazione che ancora una volta subirà delle modifiche. Spalletti ha detto apertamente che Brozovic non giocherà dall'inizio e che nemmeno Rafinha partirà dal primo minuto.

Con Perisic e Icardi out, spazio allora a Karamoh e al rilanciato Candreva a supporto di Icardi con un centrocampo più folto con Borja Valero, Vecino e Gagliardini. Perché quello che conta, alla fine, è solo la vittoria. Come la si ottiene, a Spalletti, interessa poco.

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