La caduta degli dei. Quattro giorni fa è toccato a Novak Djokovic, ieri è stato il turno di Andy Murray e di Angelique Kerber. Mai come quest'anno l'Australian Open, il primo slam della stagione, regala delusioni cocenti per le stelle del circuito. È clamoroso, infatti, quanto stia avvenendo in quel di Melbourne. Agli ottavi di finale sono usciti re e regina delle due classifiche mondiali.
Murray è stato sconfitto 7-5, 5-7, 6-2, 6-4 dal tedesco Mischa Zverev, 29enne nato a Mosca ma trapiantato ad Amburgo e numero 50 Atp, fratello di quell'Alexander Zverev, il 19enne baby prodigio che due giorni fa si è arreso solamente al quinto a Rafa Nadal. Ma le sorprese non finiscono qua. La prima testa di serie del tabellone femminile, Angelique Kerber, si è fermata dinnanzi alla statunitense Coco Vandeweghe, in un'ora e dieci minuti di gioco con un secco 6-2 6-3
Dopo il ko di Novak Djokovic contro l'uzbeko, dicasi uzbeko, Denis Istomin, arrivato nella terra dei Canguri con una wild card e che prima dell'Open australiano non compariva nemmeno nella top 100 mondiale, queste rovinose cadute sono il segno tangibile di un tennis che cambia: la velocità della palla è aumentata in modo proporzionale al dispendio di energie fisiche, che non lascia tregua nemmeno ai migliori se non sono al 100% della condizione. Allora, anche un carneade può sognare l'impresa. E ne ha approfittato il mancino Zverev, due anni fa fuori dai primi mille tennisti al mondo e capace ora di regalarsi la prima gioia della carriera contro il coetano Andy, imbattibile per il tedesco sin dalle categorie giovanili. Ancora una volta Murray resta all'asciutto all'Australian Open, dopo le 5 finali perse.
Le eliminazioni di Murray e Djokovic aprono le porte ai tre vecchietti del circuito che non intendono mollare un centimetro. Chi? Ovviamente Federer, Nadal e Wawrinka, la vecchia guarda che vuole ancora dire la propria. Roger Federer ha superato ieri il secondo Top10 consecutivo piegando al quinto set la resistenza di Nishikori e facendo esplodere di gioia la folla. Ai quarti l'elvetico se la vedrà proprio contro Misha Zverev, giustiziere di Murray ma con grandi chance di arrivare almeno alla semifinale. Nadal, invece, che sarà impegnato stamattina negli ottavi contro Monfils e in caso di felice esito potrebbe ritrovare Raonic, ha dimostrato di avere una tenuta fisica quasi uguale a quella dei giorni migliori annichilendo il claudicante Zverev jr. Ma attenzione anche a Stan Wawrinka, numero 4 del mondo che non ha faticato più del previsto contro il nostro Seppi, che si è dovuto arrendere, ma a testa alta, in tre set tutti persi però al tie-break.
Al turno successivo Stan affronterà il francese Jo-Wilfried Tsonga e in caso di successo potrebbe incrociare al penultimo atto proprio Roger Federer, per un derby elvetico incerto, combattuto e senza esclusione di colpi. In campo femminile, invece, sono approdate ai quarti Venus Williams, che dovrà scontrarsi contro la Pavlyuchenkova, mentre Garbine Muguruza attende la Vandeweghe. Insomma, in Australia regna l'incertezza.
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