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Dal tumore alla frattura, l'eterna sfortuna di Elena

La più grande delle Fanchini perseguitata dal destino. Ma con la sua forza tornerà in pista

Lucia Galli

Rientrerà dagli Stati Uniti non prima di domani e nel fine settimana, invece che accarezzare di nuovo la neve di coppa del Mondo, ricomincerà tutto daccapo. Un'altra volta. Un'altra gara non in pista, ma nella vita. Elena Fanchini, 33 anni, è una guerriera, ma dopo la caduta in allenamento a Copper Mountain, proprio quando, sconfitto il tumore, aveva ripreso gli allenamenti, viene da chiedersi solo un grande, triste perché. Lo ha sintetizzato la sorella Nadia che ha scritto sui social: «Si dice che Dio affidi le battaglie più difficili ai suoi migliori soldati, ma io non lo trovo giusto».

Sottoscriviamo. Elena ce la farà. Intanto per se stessa. In attesa del volo, i medici americani l'hanno stabilizzata. Il suo infortunio è ancora da valutare: per questo Fanchini si farà curare in Italia, dove la sua corposa cartella clinica è conosciuta a memoria dalla commissione medica della Fisi. A preoccupare, oltre al dito del piede rotto e alla frattura del perone prossimale, c'è quel trauma al ginocchio sinistro operato in una lista di almeno quattro infortuni in carriera sia nel 2008 sia nel 2016. La storia di Elena è un calvario moderno: un anno fa sfiorò di nuovo il podio nella sua Lake Louise, dove aveva vinto la prima gara nel 2005. A dicembre qualcosa s'inceppa. La diagnosi del tumore arriva il 13 gennaio. Manca un mese ai Giochi coreani, ma chi se ne importa, quanto ti arriva in testa una tegola così. Lei soffre, si cura, si opera, si rialza. A inizio novembre torna in pista. Obiettivo ancora Lake Louise e poi l'Italia perché, nella carriera della più grande delle sorelle di Montecampione, l'America e il Belpaese son da sempre l' eldorado: oltre il primo sigillo nel 2005, anche gli altri podi sono targati Usa nel 2013 (Lake Louise e Beaver Creek), mentre l'argento iridato e l'altra vittoria sono made in Italy, a Santa Caterina 2005 e a Cortin nel 2015. Contando le stagioni senza infortuni, Elena sarebbe una fresca matricola di Coppa e invece è una veterana del dolore. E si rialzerà anche stavolta.

Allargando le maglie oltre gli azzurri, circo bianco e luna nera anche per Lindsey Vonn, caduta pochi minuti dopo Fanchini, sulla stessa pista.

Con il ko fotocopia, per un infortunio alla mano, di Aksel Lund Svindal e Felix Neureuther, la Coppa prosegue un po' zoppa con le prove veloci maschili a Lake Louise e gli slalom di Killington, in calendario nel fine settimana.

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