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Follia del pugile: batte l'avversario ma poi perde la testa

Khabib Nurmagomedov ha avuto la meglio su McGregor per sottomissione nella sfida valida per il titolo UFC dei pesi leggeri. Il russo, però, ha poi perso la testa spingendo via l'arbitro e uscendo dall'ottagono per andare ad aggredire membri dello staff dell'irlandese

Follia del pugile: batte l'avversario ma poi perde la testa

Connor McGregor e Khabib hanno dato vita ad un match equilibrato, interrotto a tre minuti e tre secondi del quarto round, all’interno dell'Ottagono nella sfida valida per il titolo UFC dei pesi leggeri. Khabib, detentore del titolo, ha vinto agevolmente per sottomissione con l'avversario che si è dovuto arrendere a seguito di una mossa chiamata neck crank, ovvero il bloccaggio e schicciamento del collo. Il 30enne russo Nurmagomedov ha vinto con grande merito dimostrando ancora una volta di essere il più forte sia a livello fisico che tecnico. Purtroppo per lui, però, quello che è successo alla fine del match è davvero una delle pagini più brutte e tristi della storia recente dello sport.

Il tutto è avvenuto quando l'arbitro del match, Herb Dean, ha messo fine all'incontro: Khabib ha prima posto resistenza all'arbitro che è stato poi spinto letteralmente via ancora in trance agonistica e accanito su McGregor. Il russo, però, non si è fermato lì, visto che è saltato tra la folla aggredendo alcuni membri del team di McGregor sotto gli occhi incredubili di tutto il pubblico. Questo spettacolo osceno è andato in scena in mondovisione e se fuori dall'Ottagono Nurmagomedov ha sconvolto tutti, all'interno del ring i suoi secondi hanno ripetutamente colpito l'avversario alle spalle. Per sedare la rissa è dovuta intervenire la polizia presente alla T Mobile Arena di Las Vegas.

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Khabib è stato fatto uscire dalla struttura, a fatica da Dana White presidente di UFC, e senza cintura da campione, come invece avrebbe preteso, mentre McGregor è stato scortato fuori. La polizia ha poi arrestato tre membri dell'entourage del russo che sono stati però rilasciati dato che McGregor si è rifiutato di presentare denuncia. Nurmagomedov resta campione ma rischia una lunghissima e meritatissima squalifica e nel caso di lunga sospensione il titolo sarà pure revocato.

Adesso toccherà alla Nevada State Athletic Commission prendere la decisione su questo bruttissimo episodio che nulla ha a che vedere con questa disciplina e con lo sport in generale.

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