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Gli uomini con la valigia fanno felice Napoli al 95'

Gabbiadini e Tonelli dal mercato ai golden gol. La Sampdoria tenta il colpo, ma l'arbitro la punisce

Gli uomini con la valigia fanno felice Napoli al 95'

Uno con la valigia già pronta dopo l'arrivo di Pavoletti e il recupero veloce di Milik (che tornerà a febbraio), l'altro mai utilizzato da Sarri nonostante fosse un suo ex giocatore a Empoli. Gli eroi per caso della serata del San Paolo, difficile per il Napoli non solo per il gelo che attanaglia lo stadio di Fuorigrotta, sono Manolo Gabbiadini e Lorenzo Tonelli. L'attaccante bergamasco decide di lasciare ancora un segno con la maglia partenopea: suo il pari a Firenze nella gara da fuochi d'artificio di fine 2016, suo quello che rimette in equilibrio la sfida con la Samp che rischiava di cancellare la tradizione negativa in corso da una ventina d'anni. Il difensore fiorentino, alla prima occasione stagionale offertagli dal tecnico nella serata di emergenza della retroguardia (non giocava in serie A dal 7 maggio scorso, la partita era Empoli-Inter), scarica di forza sotto la traversa un pallone che può valere davvero tanto per il Napoli. Che per una notte affianca la Roma al secondo posto, accorcia le distanze dalla Juve e allunga su Lazio e Milan.

Proposte di mercato convincenti (tra i 17 e i 20 milioni richiesti da De Laurentiis, per intenderci) non sono ancora arrivate e probabilmente tutti i club interessati - in primis Southampton e Wolfsburg - proveranno a prenderlo in prestito con diritto di riscatto a fine mercato, una formula che al momento non piace al Napoli, a meno che non ci sia obbligo di riscatto. Intanto Gabbiadini continua a onorare la maglia del «Ciuccio» e anche ieri sera, nel gelo del San Paolo, è riuscito a scaldare i cuori dei coraggiosi tifosi accorsi sulle tribune. Sfiorando persino il 2-1 sui titoli di coda, fermato da un grande intervento di Puggioni. Anche Tonelli, tenuto finora ai margini del progetto di Sarri, rischiava di finire sul mercato ma il Napoli vuole tutelare l'investimento di 9 milioni effettuato in estate. «Ne è valsa la pena aspettare il mio turno, ho avuto anche dei problemi fisici, è stata una serata indimenticabile e incredibile che sognavo fin da bambino», così il difensore abbracciato da tutti i compagni dopo il gol vittoria. Destino ha voluto che segnasse una rete pesante all'ultimo suo ex tecnico, quel Giampaolo che ora guida la Samp.

Squadra quella blucerchiata che avrebbe meritato di più dopo un ottimo primo tempo, nel quale trova la terza autorete a favore, quella di Hysaj dopo la bella azione di Schick e il pasticcio della difesa napoletana (in particolare di Chiriches). Poi paga, oltre agli ultimi venti minuti devastanti della squadra di casa, anche il discutibile rosso a Silvestre, ammonito per la seconda volta mentre «incrocia» ma non tocca il portiere Reina che si accinge al rinvio.

Tanti gli interpreti di Sarri che steccano nella serata da sotto zero al San Paolo e nonostante un Mertens che nel primo tempo è l'unico a rendersi pericoloso mentre i compagni appaiono imballati e poco lucidi, penalizzati dal campo gelato ma anche per merito degli avversari che accorciano bene e bloccano le iniziative partenopee. Il tecnico degli azzurri temeva questa partita, l'amico Giampaolo (consigliato all'Empoli dopo il suo divorzio per approdare alla corte di De Laurentiis) sa far giocar bene le sue squadre e si è visto anche ieri sera.

Sotto porta i partenopei, che recriminano per un paio di presunti falli in area su Callejon, non riescono a essere cattivi e risultano molto imprecisi. Almeno fino a quando Gabbiadini non entra in campo al posto di Jorginho e impiega sei minuti a timbrare il cartellino.

E al «golden gol» di Tonelli che fa un doppio regalo a Sarri: la vittoria e un'alternativa in più in difesa per l'assenza di Koulibaly, emigrato in Coppa d'Africa.

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