Vale un milione di dollari il 7° sigillo del coreano Choi

Il campione asiatico, alla vittoria numero sette null'Us Pga Tour, a Honolulu nel Sony Open batte Sabbatini. Canonica e Molinari ad Abu Dhabi

Vale un milione di dollari 
il 7° sigillo del coreano Choi

Dire Hawaii è per ogni comune mortale sinonimo di sole e bel tempo. Ma non è certo stato così per i partecipanti al Sony Open al Waialae Country Club di Honolulu che si sono trovati a giocare un finale di gara con vento e cielo minaccioso. Basti dire che Mr. Choi, il trentasettenne giocatore coreano, ha sì vinto il torneo hawaiano e i suoi 954mila dollari di prima moneta,masegnando un ultimo giro in 71 - uno sopra il par -, cosa che non succedeva dal 1967. K.J. Choi, al suo settimo sigillo nel Tour americano, era partito per le ultime 18 buche con un buon margine di vantaggio - 4 colpi - sul ventinovenne debuttante Tim Wilkinson che ha subito però alzato bandiera bianca, chiudendo alla fine in 78 colpi e terminando solo al 25˚ posto. Benpiù aggressivi gli altri giocatori alle spalle di Choi e in possesso di credenziali più blasonte del debuttante. Primo fra tutti il sudafricano Rory Sabbatini che ha cercato di approfittare del gioco prudente di Choi ma che, malgrado un bel giro in 68, si è dovuto accontentare della piazza d’onore, distaccato di 3 colpi dal leader. Giro finale senza sbavature e con 3 birdie per Jerry Kelly che, in 67 colpi, è risalito al terzo posto, mentre un’altra new entry quale Steve Martino, partito in terza posizione dopo 54 buche, complici due colpi persi nell’ultimo giro (72) è terminato al 4˚ posto con Kevin Na, Pat Perez, Steve Stricker (secondo settimana scorsa) e Troy Matteson.

Il Tour europeo ha ripreso la sua corsa in quel del Royal Johannesburg Golf Club con lo Joburg Open che ha visto in campo una griglia di buoni giocatori, anche se i big aspettano i più ricchi montepremi dei tornei degli Emirati, a iniziare da giovedì prossimo con l’Open di Abu Dhabi (diretta su Sky dalle ore 10 con replica serale alle 21). Dopo le prime 54 buche, il locale Mark Murless sembrava potercela fare a vincere il suo primo torneo sul percorso sul quale è cresciuto, ma la tensione, si sa, può fare brutti scherzi e deludere anche le migliori delle aspettative. Lo stesso dicasi per chi è partito alle spalle di Murless, quale il compatriota Tyrone Ferreira, lo spagnolo Lazzarabal e il tedesco Sven Struver, a secco di vittorie da ormai 10 anni. L’ultimo giro ha visto un vero e proprio capovolgimento dei ruoli in campo e alla fine sul filo di lana sono giunti appaiati il sudafricano Richard Sterne, lo svedese Magnus Carlsson e l’altro emergente sudafricano, Garth Mulroy. Tra i tre contendenti nel playoff alla seconda buca - il par 5 della 18 - la meglio l’ha avuta Richard Sterne che, con un birdie, ha superato i due avversari e conquistato i 174mila euro della prima moneta. Per Sterne è questa la terza vittoria sul Tour europeo - l’anno scorso ha vinto il Wales Open - e la prima in Sud Africa. Degli italiani in gara due hanno passato il taglio e portato a termine le 72 buche regolamentari: Marco Soffietti, giunto 55˚, ed Edoardo Molinari, che ha chiuso in 67ª posizione.

Questa settimana ad Abu Dhabi tornano in campo Emanuele

Canonica e Francesco Molinari in un torneo che mette in palio 2 milioni di dollari e con alla partenza giocatori del calibro di Padraig Harrington, Lee Westwood, Colin Montgomerie e Paul Casey, detentore del titolo.

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