MoenaTutto in poche ore. La visita alla squadra in ritiro, la cena con la stampa e la bomba Ljajic che squarcia il silenzio della tranquillità viola. Ieri mattina l'ad rossonero Galliani ha telefonato a Pradè presentando un'offerta ufficiale di 8 milioni per Adem Ljajic, al centro da settimane di una delicata storia di rinnovo contrattuale con la Fiorentina (il legame scadrà nel giugno 2014). Andrea Della Valle è stato avvertito immediatamente e con altrettanta celerità ha respinto al mittente la proposta: «L'offerta è lontana dal valore del giocatore, siamo veramente distanti. Ho parlato stamani (ieri mattina per chi legge, ndr) con Ljajic: mi ha detto che vuole restare a Firenze e ciò mi rende felice».
Sotto un sole a martello e con le montagne sentinelle di un momento magico della Fiorentina, Andrea Della Valle non ha perso tempo chiarendo all'istante i dettagli di una vicenda complicata. La linea della proprietà non cambia: massima trasparenza sulle operazioni di mercato - la gestione del caso Jovetic è stata didattica in tal senso - e grande coerenza. «La prossima settimana i miei dirigenti (il presidente esecutivo Cognigni, ndr) si incontreranno con chi rappresenta il calciatore (il procuratore Ramadani, lo stesso di Jovetic, ndr). A questo punto, dopo la chiacchierata odierna, mi auguro che il rinnovo sia in discesa... Certo la nostra società ha equilibri economici da preservare, spero Ljajic lo capisca».
Il talento serbo è tentato dal Milan e non solo. Su di lui volteggiano Atletico Madrid e Tottenham. Ljajic guadagna in viola 750mila euro all'anno e ha chiesto uno stipendio da 1,8 milioni netti... Molto più del doppio. La Fiorentina può arrivare a 1,4 milioni, ma il nodo, nonostante tutto, non sono gli emolumenti, bensì la cifra della clausola rescissoria. L'agente di Ljajic la vorrebbe di 8 milioni, la società viola di 20 o poco meno... L'unica strada è una sintesi a 12-13 milioni. In caso contrario, cioè di mancato accordo tra le parti, Della Valle ordinerebbe la cessione immediata di Ljajic. Per non riprodurre un fastidioso remake di un pessimo film viola... «Questo è certo - ha spiegato Della Valle - senza firma si va sul mercato, non rivivremo un caso Montolivo. Credo, però, che Ljajic dovrebbe restare a Firenze e crescere ancora».
Strane coincidenze: proprio 12 mesi fa qui a Moena Andrea Della Valle domò i tormenti di Jovetic, costringendolo con diplomazia a soggiornare un'altra stagione a Firenze. Ora il malpancismo di Ljajic sembra ripetere certe dinamiche, con il presidente viola ancora in prima linea: «Invece mi sembrano situazione diverse - ci ha risposto Della Valle - e questa del serbo è più delicata... Quando ne saremo fuori? Il campionato è vicino, mi prendo al massimo due settimane, ma come ho detto vorrei che tra qualche giorno risolvessimo tutto...».
Almeno il Milan ha fatto un'offerta con i crismi, mentre la Juventus con l'atteggiamento tenuto nella vicenda Jovetic ha scatenato l'ira dei fratelli Della Valle: «Infatti questa è una cosa positiva - ha affermato, aprendo così ai rossoneri -, significa che stiamo migliorando».
Andrea Della Valle sempre più vicino alla sua Fiorentina, con molti fronti aperti: a cominciare dalla stadio, non escluderebbe una ristrutturazione del Franchi laddove fosse possibile.
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