Coronavirus

Var, falli di mano, rigori. Il virus accelera pure il cambio di regole

In vigore dal 1° giugno, potrebbero essere già applicate se ripartiranno gli attuali campionati

Var, falli di mano, rigori. Il virus accelera pure il cambio di regole

La premessa non è granchè, a dirla tutta. Perché cambiare le regole in corsa non è mai una grande idea né dovrebbe accadere: considerato però il momento che stiamo vivendo, vale (più o meno) tutto. Anche che le nuove norme decise dall'Ifab - l'ente che stabilisce quali sono i regolamenti del calcio - possano entrare in vigore sia alla ripresa dei campionati al momento sospesi che, come originariamente previsto, a partire dal 2020/21. Comunque sia, ieri il quotidiano spagnolo Mundo Deportivo ha pubblicato il resoconto della circolare dell'Assemblea Generale Annuale IFAB, tenutasi il 29 febbraio in Irlanda del Nord. Tali modifiche sarebbero state «obbligatorie nelle competizioni e nelle partite che si giocheranno dal prossimo 1° giugno» ma, visto il periodo, le associazioni membri della Fifa potranno scegliere se finire di giocare i campionati in essere applicando le regole 2019-20 o adottare quelle del 2020-21. Va da sé che non ha molto senso che magari in Italia si scelga una strada e in Germania un'altra, sia pure per pochi mesi: chissà poi perché.

Una delle principali conclusioni alle quali si è arrivati è che prossimamente gli arbitri saranno richiamati al Var più spesso, dal momento che l'Ifab li inviterà a controllare tutte le azioni soggettive. L'audio delle conversazioni con la sala Var non sarà però fatto ascoltare e per il fallo di mano si stabilirà che se la palla colpisce la spalla non ci sarà alcun intervento dell'arbitro: se però il pallone colpirà il gomito verso il basso, invece sì. Nel caso poi in cui l'attaccante tocchi involontariamente la palla con la mano, verrà penalizzato solo se la giocata porterà subito a un gol o se lo stesso giocatore o la sua squadra ne risulteranno favoriti. E ancora: per determinare chiaramente quando è fallo di mano, il limite del braccio viene identificato nel punto inferiore dell'ascella.

Alcune modifiche riguardano anche i calci di rigore e i cartellini gialli. Nel primo caso, se il portiere si muove in anticipo al momento della battuta di un penalty ma la palla non entra in porta o colpisce il palo o la traversa, il tiro non sarà ripetuto (regola attuale) a meno che l'infrazione del portiere non abbia chiaramente influenzato il tiratore. Eventuali cartellini gialli sanzionati durante la partita (compresi i supplementari) non saranno tenuti in considerazione: in pratica, se un giocatore prende un giallo durante i 120 minuti e uno durante i rigori, non verrà espulso. Nel caso in cui il portiere e il tiratore vìolino contemporaneamente le regole, sarà penalizzato il tiratore.

Altre modifiche sono meno sostanziali, ma vale la pena prenderne atto: un giocatore che non rispetta la distanza obbligatoria di 4 metri quando il pallone è a terra sarà ammonito.

Se in un calcio di rinvio o di punizione il portiere giocherà la palla verso un compagno di squadra e questi gliela restituisce con la testa o il petto affinché il portiere lo possa riprendere, il rinvio o la punizione verranno ripetuti ma l'azione non avrà una sanzione disciplinare, a meno che l'infrazione non si sia verificata più volte.

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