Sport

La vendetta di Immobile. In Champions riecco la Lazio

Gol e assist dell'attaccante che il Borussia Dortmund mandò via dopo un anno: vittoria pesante per il girone

La vendetta di Immobile. In Champions riecco la Lazio

Ascolta ora: "La vendetta di Immobile. In Champions riecco la Lazio"

La vendetta di Immobile. In Champions riecco la Lazio

00:00 / 00:00
100 %

Roma Una notte attesa 13 anni non poteva e non doveva essere amara. La musichetta della Champions ha il potere di rianimare la Lazio uscita dalle ossa rotte dall'ultima gara di campionato (lo 0-3 con la Samp). Una squadra che mostra personalità e poi sa anche soffrire contro il lanciatissimo Borussia Dortmund dei giovani talenti e anche un po' «spocchioso» in fase di sorteggio del girone.
Bravo Simone Inzaghi a rianimare la truppa in 72 ore. «È la storia del club e la Lazio è una famiglia», così il ds Tare a pochi minuti del match a proposito dell'annosa questione del rinnovo del contratto del tecnico che tarda ad arrivare e che ha alimentato negli ultimi giorni rumors attorno al nome di Allegri (già cercato da Lotito nell'estate del 2014 prima che l'allenatore toscano approdasse alla Juve). Bravi gli uomini più tecnici tra i biancocelesti a prendere in mano la squadra e a guidarla a lungo contro un avversario di spessore.

Grande attenzione difensiva e combinazioni veloci negli ultimi sedici metri le chiavi di un primo tempo quasi perfetto della Lazio che concede pochissimo ai tedeschi, sicuramente bravi nel possesso palla e nel palleggio, ma poco concreti sotto porta. E quando il gioiellino Haaland, servito con il contagocce, trova lo spazio giusto o spedisce fuori dalla porta o trova, al termine di un'insistita azione personale, i guantoni di Strakosha. Il Borussia paga subito la legge dell'ex: Ciro Immobile, voglioso di zittire le critiche arrivate soprattutto nella serata azzurra, regala un gol di pregevole fattura per un numero nove dopo soli sei giri di lancette. La rete del bomber biancoceleste nasce da un recupero palla di Leiva e da un perfetto assist di Correa. Le precedenti reti in Champions (4) le aveva segnate proprio con la maglia giallonera sei anni fa, quando si affacciò - e fu cacciato dopo un anno - al primo campionato fuori dall'Italia. La vendetta dell'attaccante è servita e nella notte più importante.

Il raddoppio arrivato dal corner di Luis Alberto che porta al tocco fortuito di testa del portiere Hitz legittima la bella prova laziale, con lo spagnolo sugli scudi e un Correa più bravo ad aprire gli spazi che davanti all'estremo difensore tedesco (due errori gravi). Il bottino di gol poteva così essere più ampio per tranquillizzare la Lazio che nella ripresa subisce l'inevitabile forcing del Borussia. Anche perchè Luiz Felipe, appena recuperato, e Milinkovic-Savic devono alzare bandiera bianca in anticipo. Ecco che sale in cattedra proprio Haaland che a venti minuti dal 90' riapre la sfida dopo un clamoroso varco lasciato dalla difesa biancoceleste.

E nel momento più difficile, sbuca un protagonista inatteso, il francese naturalizzato ivoriano Akpa Akpro che conclude in rete su assist di Immobile una ripartenza micidiale avviata da Luis Alberto. Sostituito da Inzaghi, così come Immobile, dopo che lo spagnolo ha fallito il quarto gol. La Lazio si copre e resiste senza affanni agli assalti finali del Borussia Dortmund.

Il ritorno nell'Europa più prestigiosa è con il sorriso.

Commenti