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Verstappen padrone. Ma ora le Rosse ci sono

Quarta pole dell'anno per l'iridato, le due Ferrari sono incollate: in tre in 92 millesimi

Verstappen padrone. Ma ora le Rosse ci sono

Non c'è una Ferrari in pole, ma è una Ferrari che scaccia la paura di un finale di mondiale da comparsa. A una settimana dal Gran premio del Centenario di Monza la Ferrari ritrova se stessa e un posto in zona paradiso. Tre uomini in 92 millesimi. I primi due che sono poi gli uomini copertina di questo campionato, Verstappen e Leclerc, divisi da soli 21 millesimi. Una delle sessioni di qualifica più tirate della stagione regalano la quarta pole stagionale all'eroe di casa. Max Verstappen brinda con l'armata arancione che colora le tribune di Zandvoort e ogni tanto esagera lanciando in pista un fumogeno da stadio. D'altra parte il boato che ha salutato il giro record di Super Max assomigliava molto a un boato da stadio.

La Ferrari resta dietro, ma una settimana dopo Spa la musica è diversa. Nell'aria di Zandvoort si canta sulle note di "Max Max Super Super Max, ma paradossalmente la sua vittoria era più scontata una settimana fa in Belgio quando in pole c'era Sainz con la Ferrari e lui scattava decimo che non ora che scatterà davanti a tutti. La Red Bull non è più il missile imprendibile di una settimana fa, soprattutto la Ferrari non è più in crisi come sui saliscendi di Spa, ma è tornata ad essere veloce come nella prima parte del campionato. Il circuito è più corto, i distacchi non sono dilatati come a Spa, ma la sensazione è che sulle sopraelevate olandesi la Ferrari abbia ritrovato il giardino in cui far sbocciare i suoi tulipani. Leclerc è rimasto a 21 millesimi da Verstappen e quel distacco è anche un po' figlio di un suo secondo settore non perfetto come gli altri due con due sbavature in curva 9 e 10 che gli sono costate più di quei 21 millesimi («Ho commesso un errore in curva 10», ammette Charles). Lì Max invece è stato perfetto e ha fatto la differenza, ma per battere le due Ferrari ha dovuto indossare il mantello di SuperMax. Ha dovuto impegnarsi a fondo mentre il suo compagno di squadra tentando di reggere il suo ritmo finiva nel muro rovinando l'ultimo attacco dei due uomini Mercedes comunque lontani dalla prima fila.

La gara, nonostante una pista dove sorpassare non sarà facile, non è scontata. Le due Ferrari hanno il ritmo di Max. Giocano due contro uno, l'importante sarebbe non pasticciare con la strategia. «Siamo molto più forti qui rispetto a Spa, questo è bello da vedere. Il nostro passo gara è forte. Saremo vicini a Red Bull ma dobbiamo fare una gran partenza, poi vedremo», il piano di Leclerc che vede il mondiale allontanarsi, ma non ha perso la voglia. E poi fare uno scherzetto a quella marea arancione gli deve dare una carica speciale. In Austria i tre, gli stessi tre che scattano davanti a Zandvoort, erano racchiusi in 82 millesimi, ma tra Max e Charles c'erano 29 millesimi, in gara poi però ha vinto Leclerc.

Ecco il precedente a cui ispirarsi.

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