Volkswagen e la strategia del metano

Dalla piccola up! a Polo e Golf, una gamma «eco» anche per risparmiare

Massimo Mambretti

Verona L'espansione del metano, o meglio del suo impiego in ambito automotive, va intesa come uno dei pilastri su cui poggia la mobilità eco-sostenibile anche come fonte di alimentazione in grado di offrire agevolazioni e vantaggi. E il Gruppo Volkswagen, insieme a Fca, crede molto nelle potenzialità offerte da questo gas. Tra i punti di forza c'è la crescente disponibilità di bio-metano ottenuto dall'agricoltura e dalla raccolta dell'umido, ma anche la previsione che, prima del 2025, calerà la richiesta di questo combustibile per l'uso domestico. Quindi, ce ne sarà sempre di più a disposizione per l'autotrazione.

Volkswagen offre quattro formati per viaggiare a metano: quello piccolo, legato alla up! eco, in vendita da poco più di 13mila euro; quello compatto, con la Polo 1.0 Tgi, il cui listino prende le mosse da 16.600 euro; quindi, quello medio e quello familiare con le Golf 1.4 Tgi berlina e Variant, proposte a prezzi che partono da 23.250 euro. Tutte sono spinte da motori turbo derivati da unità di analoga cilindrata a iniezione diretta di benzina, ma vantano componenti interne realizzate ad hoc e sistemi di sovralimentazione definiti per funzionare principalmente a gas. E tutte utilizzano il metano sin dall'avviamento e impiegano la benzina soltanto quando i serbatoi del gas sono vuoti.

Va sottolineato che questi ultimi hanno una capacità di 11 kg nel caso della up! da 68 cv; di 13 kg quello della Polo da 90 cv; e di 15 kg quello delle Golf da 110 cv, che tra l'altro impiega «bombole» realizzate in materiali compositi, anziché in acciaio alto-resistenziale. Entrando nel campo dell'autonomia, la up! può percorrere, utilizzando il metano e poi al benzina, sino a 600 chilometri; la Polo circa 1.200 chilometri; la Golf berlina oltre 1.300, dei quali più di 400 coperti dall'alimentazione a gas. Infatti, consuma 3,6 kg di metano ogni 100 chilometri.

Questa Golf si riconosce dalle altre per la scritta sulla coda, dal posto di guida per gli indicatori del livello dei serbatoi del metano e relativo consumo istantaneo inseriti nella strumentazione e, a livello funzionale, per il bocchettone per il rifornimento del gas posto nello stesso vano di

quello per la benzina.

L'alimentazione a metano, pur non propiziando un evidente brio ai regimi più bassi, che però è avvertibile da quelli intermedi, assicura una guidabilità gradevole grazie alla fluidità dell'erogazione.

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