La prima volta della Cavalleri fa piangere la regina Ochoa

Impresa della milanese: in Messico, al cospetto delle migliori giocatrici del mondo, ha battuto la fuoriclasse locale Ochoa

La prima volta della Cavalleri fa piangere la regina Ochoa

C'è sempre una prima volta e per Silvia Cavalleri, 34enne milanese, la sua "prima volta" ha un sapore al miele. Non soltanto perché è la prima italiana a ottenere un successo nell'Lpga Tour, il circuito nel quale gareggiano le proette più forti al mondo, ma perché ottenuto in Messico. Come dire: è andata a vincere nella tana del lupo che, nella fattispecie è Lorena Ochoa, idolo locale, che proprio la settimana scorsa ha compiuto lo «storico» sorpasso su Annika Sorenstam passando al comando nel Rolex Rankings, ovvero la classifica delle giocatrici più forti al mondo.

La Cavalleri ha vinto con venti sotto par il Corona Championship, giocato al Tres Marias Golf Club Morelia (272 - 69 68 69 66) e due colpi di vantaggio sulla Ochoa (274 - 68 74 64 68) e sulla paraguaiana Julieta Granada (71 68 67 68). La Cavalleri ha dimostrato un grandissimo carattere reggendo la pressione del pubblico, ovviamente schierato per la sua beniamina. "Sono molto contenta ed emozionata - ha dichiarato Silvia - Dopo tanti anni sapevo che ce l'avrei fatta. Sono andata vicino al successo molte volte, partendo nel team leader, ma questa volta ci sono riuscita ed è davvero un bel momento. Non so come ho fatto a rimanere calma, però tutto è filato liscio. Non colpivo bene la palla all'inizio e ho cercato di concentrarmi cercando di fare il maggior numero di par e, se andavo vicino alla buca, di imbucare per il birdie. Questa settimana ho veramente pattato bene, d'altronde non avrei chiuso a -20 se i putt non fossero entrati! Sono state decisive la buche 16 e la 17 dove ho segnato un par e un birdie che mi hanno portato ad avere due colpi di vantaggio. Poi non ho rischiato sulla 18".

La Cavalleri ha iniziato il giro finale con -13 nella stessa terna con la Ochoa e la Granada, con le quali divideva la leadership. Alla 4 la Ochoa è rimasta sola al comando con un birdie e ha replicato alla 5. Sembrava il bis del giro precedente dove la messicana si è scatenata chiudendo in 64 (9 sotto il par), ma la nostra giocatrice ha prontamente replicato con tre birdie alla 5, 6 e 7 tornando al comando e rintuzzando l'attacco di Pat Hurst che ha iniziato con cinque birdie nelle prime 9 buche. La milanese non ha più lasciato la testa della classifica e le ultime nove sono state una sorta di "Camino Real" nelle quali ha continuato a giocare con freddezza soprattutto sui green. "Quando si patta così non c'è nulla da fare per gli avversari", ha dichiarato la Ochoa, amareggiata per la sconfitta, ma ammirata per l'italiana che nel giro finale ha firmato uno score con sette birdie e nessun bogey che le è valso la vincita dei 195.000 dollari che l'hanno fatta volare all'11˚ posto nella money list.

L'altra proette italiana stabilmente nell'Lpga Tour, Giulia Sergas, ha ottenuto la sua migliore prestazione stagionale con un nono posto e una vincita di 25.

474 dollari. Nel palmarès della Cavalleri il miglior piazzamento nel circuito era stato il terzo posto nell'Asashi Ryokuken del 2004. Ma adesso è arrivata la prima vittoria, meritatissima e qualificante. Brava Silvia!

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