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Yaya Touré attacca Guardiola: "Ha problemi con i giocatori di colore"

Yaya Touré, ex centrocampista del City, ha attaccato pesantemente il suo ex allenatore Pep Guardiola: "Voglio essere quello che infrange il mito di Pep. Era crudele con me, forse per il mio colore della pelle. Con Iniesta non avrebbe mai fatto così"

Yaya Touré attacca Guardiola: "Ha problemi con i giocatori di colore"

Il rapporto tra Yaya Touré e Pep Guardiola non è mai stato idilliaco, anzi i due non se le sono mandate di certo a dire. Il centrocampista lasciò il Barcellona per andare al City per volere del tecnico spagnolo che non lo vedeva nel suo scacchiere tattico. Due anni fa, però, Guardiola accettò la corte della seconda squadra di Manchester ritrovando così il centrocampista ivoriano che non fece i salti di gioia per la notizia.

Ora Yaya Touré è svincolato e ai microfoni di France Football ha attaccato pesantemente Guardiola: "Forse noi africani non siamo sempre trattati allo stesso modo da certe persone. Quando vedi i problemi che spesso ha avuto con i giocatori africani, ovunque sia stato, mi faccio delle domande. Voglio essere quello che infrange il mito di Guardiola. Ho provato a capirlo e ho persino chiesto ai miei allenatori le mie statistiche. Quando ho capito che erano più o meno buone, sia in allenamento che in gara, ho capito che non si trattava di fisicità. Non so perché, ma ho l'impressione che fosse geloso, mi ha preso per un rivale. Era crudele con me. Con Iniesta non avrebbe mai fatto così".

L'ivoriano ha poi continuato raccontando un episodio successo nella stagione appena trascorsa: "Ero il vice-capitano e, davanti a tutti, mi ha detto: 'Non ti vedo motivato. Se non vuoi restare, vai dai proprietari per sistemare la situazione'. Una mancanza di rispetto assoluta, un qualcosa di insopportabile. Lui finge di non avere nessun problema con i calciatori di colore, perché è troppo intelligente per essere intrappolato, non lo ammetterà mai.

Il giorno in cui schiererà una squadra in cui troveremo cinque africani, non naturalizzati, ho promesso che gli manderò una torta".

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