La stanza di Mario Cervi

Leggendo sul Giornale “I diari di Mussolini”, mi sono venute in mente le parole di mio padre: «Mussolini è stato un grande uomo politico, ha sempre voluto bene agli italiani, ha fatto grande e moderno il nostro Paese e soprattutto non ha rubato un soldo». Io sono nato nel 1944 e il Fascismo non l’ho conosciuto ma viaggiando su Internet alla voce “Le opere del Fascismo” sono rimasto stupefatto nel leggere ciò che Mussolini ha fatto in soli 20 anni in un periodo storico in cui i mezzi tecnici a disposizione erano di gran lunga inferiori ai nostri e che dal 1929 al 1934 una crisi mondiale mise in ginocchio Paesi economicamente sviluppati come gli Stati Uniti. Ecco, le nuove generazioni sanno che il Fascismo è stato olio di ricino, dittatura e guerra mentre il Comunismo libertà e democrazia.

La Storia va riscritta, specialmente le pagine della «Resistenza» che dal 1945 in poi (leggi Giampaolo Pansa; Piero Buscaroli: Dalla parte dei vinti; De Simone-Nardiello: Libro nero del Comunismo italiano; Paolo Carotenuto: La storia negata: il silenzio in Italia sui crimini comunisti) i crimini dei partigiani comunisti devono essere ricordati e non taciuti o nascosti come si è fatto fino ad oggi. Silvio Verratti
Ortona (Ch)

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