La stanza di Mario Cervi

Caro dott. Cervi, nella sua risposta a un lettore di Torremaggiore, lei menziona Gabriele d’Annunzio e Luigi Albertini quali personalità di spicco favorevoli all’intervento contro l’Austria nella Grande Guerra, e capaci di orientare l’opinione pubblica in tal senso. Molti storici e giornalisti sono del suo stesso parere, magari aggiungendo ai due da lei citati il nome di Mussolini e quello di Corridoni. Viene del tutto ignorato l’altissimo e fondamentale contributo all’intervento dato da Cesare Battisti il quale, nel periodo che va dall’agosto 1914 al maggio 1915, girò per tutta l’Italia, isole comprese, e parlò alla popolazione di tante città per convincere con la sua parola di apostolo i neutralisti e soprattutto i socialisti, cioè i suoi stessi compagni di partito, della necessità della guerra all’Austria.

A conferma di tale contributo cito le parole del colonnello Langer, capo di Stato Maggiore del 21º Corpo austriaco, in un rapporto al Tribunale di Trento nel processo contro Cesare Battisti: «Uno dei più arrabbiati sobillatori contro la monarchia asburgica e da considerarsi tra le persone maggiormente colpevoli dello scoppio della guerra con l’Italia». Dimenticanza o voluto silenzio?
Verona

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