Alla Statale arrivati i primi 14 studenti dalla Palestina

Insieme ad altri 25 finiranno l'università nel nostro Paese grazie a 150 borse di studio

Alla Statale arrivati i primi 14 studenti dalla Palestina
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Sono arrivati ieri sera i primi studenti palestinesi che frequenteranno, grazie a borse di studio, le università del nostro Paese. Sono 39 in totale, il gruppo più numeroso, 14, andrà alla Statale dove nei prossimi giorni ne arriveranno altri 10. L'arrivo di questi studenti fa parte del programma IUPALS Italian Universities for Palestinian Students, ideato dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e realizzato in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) e il Consolato Generale d'Italia a Gerusalemme. L'iniziativa, che prevede complessivamente 150 borse di studio da parte di 35 università italiane, offre alle studentesse e agli studenti palestinesi l'opportunità di intraprendere un intero ciclo universitario nel nostro Paese. IUPALS è accompagnato da un finanziamento ulteriore del MUR, pari a 330 mila euro, per l'erogazione di corsi di lingua italiana in favore degli studenti palestinesi aggiudicatari delle borse di studio.

È stato lo stesso ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, ad andare ieri ad Amman, in Giordania, per accogliere personalmente ragazzi, ricercatori e visiting professor palestinesi che proseguiranno il percorso accademico in Italia. "Accoglierli ha detto il ministro Bernini significa dare loro molto più di un'opportunità di studio, vuol dire offrire un futuro di speranza, restituire fiducia, aprire prospettive nuove in un tempo difficile. Questo progetto racconta l'essenza più autentica dell'università italiana: una comunità aperta, inclusiva, solidale, che non si limita a trasmettere sapere ma che sa trasformare la conoscenza in uno strumento concreto di pace, di dialogo e di incontro tra i popoli".

Con lei anche il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha sottolineato come "Ormai da più di un anno il Dipartimento della protezione civile, nell'ambito del Meccanismo Unionale, sta coordinando il trasporto in Italia di minori palestinesi, malati o feriti, che raggiungono il nostro Paese per ricevere le migliori cure possibili. Oggi, invece, stiamo utilizzando, per la prima volta, questa macchina organizzativa per il trasferimento di studenti universitari che proseguiranno il loro percorso accademico in atenei italiani".

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