È stato battuto a sette milioni il dipinto di Frans Francken II

Dorotheum si conferma una delle maggiori case d’aste internazionali chiudendo il 2011 sulla scia del successo del 2010, quando ha realizzato il record mondiale (7 milioni di euro) per il dipinto di Frans Francken II. Tra i risultati di spicco, l’opera di Ilya Kabakov «All’Università 1972» (dipinta nel 2002) ha realizzato 754.800 euro. Il dipinto, una versione idealizzata della storia dell’arte, riunisce elementi storici del realismo socialista ed elementi d’avanguardia formali del Suprematismo rievocando l’impressionismo e l’espressionismo. Un altro artista russo, Alexej Jawlensky, ha raggiunto il risultato di 593.000 euro per «Wasserburger Landschaft mit Häusern und Wiese» del 1907. Nella stessa asta di arte moderna l’opera di Alfons Walde «Aufstieg» è stata aggiudicata a 582.300 euro, il record mondiale. Molta richiesta per le opere di arte moderna e contemporanea italiana, soprattutto di artisti dell’avanguardia sperimentale degli anni ’60, come Enrico Castellani con «Superficie bianca» aggiudicata a 467.300 euro, ed Emilio Vedova con «Ciclo 61N.8» (a 444.300 euro).

Forte tendenza per i dipinti del XIX secolo: nell’asta primaverile Eugen von Blaas con «Ragazza in abito lilla con fiori» ha raggiunto i 280.830 euro. Soddisfatto l’amministratore delegato di Dorotheum, Martin Böhm: «Il mercato dell’arte in questo momento è molto forte. La strategia di internazionalizzazione è la strada giusta e continueremo a percorrerla».

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