LAia Per il secondo giorno consecutivo Radovan Karadzic ha boicottato il processo contro di lui al Tribunale internazionale dellAia. Ma il giudice ha deciso: si andrà avanti anche senza di lui. Che ha ordinato il massacro di decine di migliaia di bosniaci, ha ordito un piano per distruggere la Bosnia e creare una Grande Serbia abitata solo da serbi attraverso la pulizia etnica di tutti i musulmani e i croati: per laccusa del Tribunale il «comandante supremo» delle uccisioni di massa più feroci dalla Seconda guerra mondiale è proprio Radovan Karadzic, ex leader dei serbi di Bosnia. E i giudici non hanno alcuna intenzione di rischiare che finisca come quello di Slobodan Milosevic, che si arenò su questioni procedurali e finì con la morte dellimputato.
Laccusa tecnicamente più grave è quella di genocidio, commesso a Srebrenica (un massacro da 8.000 morti) e in altre «ampie» parti della Bosnia. Quella di genocidio è il carico da novanta delle accuse contro Karadzic, considerato la mente di una guerra che ha fatto globalmente più di centomila morti. Nel suo «obiettivo criminale di sterminare i bosniaci non serbi Karadzic era il comandante supremo e non aveva nessuno sopra di lui», ha detto il procuratore Alan Tieger che ha letto le 64 pagine dei crimini commessi dallex leader serbo tra il 1992 e il 1995.
Intanto, per una curiosa coincidenza, proprio ieri è stata liberata da un carcere svedese Biljana Plavsic, che a Karadzic succedette per diventare a sua volta presidente della «Republika srpska», lentità serba in Bosnia. La Plavsic ha scontato circa nove anni dopo essere stata condannata per crimini di guerra dallo stesso tribunale che ora deve giudicare Karadzic.
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