Una stazione da 600 milioni per 20 passeggeri al giorno

Cascina Bruciata, una stazione ferroviaria tra Vermezzo e Albairate, una ventina di chilometri da Milano nel cuore del Parco Sud. Una stazione modello da seicento milioni costruita esattamente un anno fa. Con un grande progetto: diventare lo snodo della metropolitana provinciale per i pendolari del Nordovest, per quelli che utilizzano la superstrada da Malpensa e per chi in treno ogni giorno arriva in città dalla Lomellina. Un progetto che però è rimasto sulla carta perchè oggi da Cascina Bruciata partono solo una decina di treni al giorno e sono una ventina i pendolari che la usano. Il posteggio da millle posti resta desolatamente vuoto e chi sognava di utilizzare il treno per venire a lavorare in città è costretto ogni mattina ad incolonnarsi sulla provinciale per un paio di ore almeno. Non solo.

Dopo una anno la stazione mostra i primi segni di degrado: sporcisia, vetri rotti, neon che non funzionano un buco nel soffitto di un corridoio. Uno spreco. Protestano i cittadini ma anche i comuni che hanno già scritto due volte alla Regione.

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