La Stella di Zeman non brilla più: cacciato

Il "santone" Boemo già esonerato a Belgrado. I dirigenti delusi: dopo tre giornate un solo punto in classifica. E in Uefa eliminati dall’Apoel

La Stella di Zeman 
non brilla più: cacciato

A fine giugno aveva detto: «Vado all’estero perché il sistema non mi permette di allenare in Italia, con me i presidenti si spaventano. Vado alla Stella Rossa che ha vinto trenta campionati». E i suoi dirigenti volevano restare in media. Il 17 giugno Zdenek Zeman, 61 anni, senza lavoro dal dicembre 2006 per fine rapporto con il Lecce, viene presentato a Belgrado dopo i rifiuti di Walter Novellino e Mario Beretta. Sottoscrive un biennale, gli chiedono una sola cosa, arrivare prima del Partizan, il che equivale a vincere il campionato serbo. Dopo tre giornate e un solo punto in classifica, i dirigenti hanno cambiato progetto e gli hanno chiesto di andarsene, ufficialmente per divergenze tecniche e strategiche. In realtà il Partizan è a punteggio pieno, la Stella Rossa invece è stata anche massacrata in coppa Uefa dall’Apoel Nicosia e per giunta il boemo si è messo a criticare la dirigenza perché non gli ha preso uno straccio di centravanti.
Eppure Zdenek è sempre stato un decennio avanti. Il 4-3-3? Per favore, lo faceva a Foggia ai tempi di Moggi con Baiano-Signori-Rambaudo, e Shalimov che quando era sobrio faceva per otto. I dieci comandamenti di Fabio Capello? Lui li aveva scritti sugli scaloni dello Zaccaria, cose semplici che tutti potevano comprendere: fai sempre un gol più del tuo avversario, rispetta il regolamento, non parlare ma lascia intravedere la verità, e altri sette in linea con questi, tutto vero e li si può leggere sul suo sito ufficiale. Aveva conquistato con il suo slogan: il calcio deve uscire dalle farmacie. Un concetto semplice, pulito, diretto, stavamo tutti con lui. Adesso ci fanno sapere che dopo il Parma, il Napoli, la Salernitana, il Lecce, la Lazio e il Fenerbahce, anche la Stella Rossa lo ha esonerato. Anche Walter Zenga era riuscito a vincere uno scudetto da quelle parti. L’agenzia serba Tanjug nel darne notizia ha chiarito: «Dopo lunga riunione terminata nella tarda notte di sabato, i vertici del club serbo hanno deciso di sollevarlo dall’incarico».

Molto più realisticamente sul suo personalissimo sito si legge: «A seguito di una decisione consensuale fra il tecnico e la Stella Rossa, il signor Zeman lascia la panchina della formazione serba». Molto più succinta, essenziale, pulita, comprensibile a tutti.

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