Lha spuntata la Lega: gli assessori si attaccheranno al tram. Il consiglio comunale ieri ha approvato lemendamento al Bilancio per il 2008 che azzera le auto blu a giunta e dirigenti. Ci è voluta una seduta di oltre due ore e un «patto» tra Carroccio (che chiedeva di spostare 250mila euro dalla spesa per le macchine comunali al recupero di alloggi popolari), An, quasi tutto il centrosinistra, lunica consigliera della Destra Barbara Ciabò e 4 di Forza Italia (Manfredi Palmeri, Vincenzo Giudice, Fabio Altitonante e Francesco Triscari). Hanno votato contro lUdc, Comunisti Italiani, Franco De Angelis del gruppo misto, Claudio Santarelli della Lista Moratti e la maggior parte degli azzurri, che avevano scelto una linea più soft: togliere lauto blu solo ai dirigenti. «Sono soddisfatto - ammette il capogruppo della Lega Matteo Salvini -: fra 15 giorni parte lEcopass e proprio mentre i milanesi stanno ricevendo una lettera del sindaco Letizia Moratti che spiega le regole e chiede un sacrificio da parte di tutti, anche chi deve entrare in centro per lavorare, è un bel segnale che assessori e dirigenti si spostino con i mezzi pubblici. Anzi, a qualche assessore farà bene vedere come viaggiano i milanesi». Contrario il capogruppo di Fi Giulio Gallera, che lancia una mediazione: mantenere il principio dellausterità, ma ridurre limporto da risparmiare a 100mila euro per le sole auto dei dirigenti. «In Comune non ci sono sprechi o privilegi - spiega - proposte come quella di Salvini sono inutili e demagogiche». Anche il capogruppo di An Carlo Fidanza sostiene che «non bisogna fare cedimenti alla logica dellanti-politica, ma mentre la città affronta la sfida importante dellEcopass è importante che anche la giunta faccia un ulteriore sforzo». Serietà, sostiene invece quello dellUdc Pasquale Salvatore, «impone di affrontare il tema dei costi della politica con proposte ragionate e graduali, senza sparare nel mucchio».
A scaldare gli animi è lintervento dellassessore Vittorio Sgarbi, che parla di «un dibattito indegno per una città come Milano, degno casomai di un paesone con problemi di bilancio, le vostre menti - ha detto rivolgendosi ai consiglieri - sono ottenebrate da Beppe Grillo. Le chiese fanno schifo e si perde tempo a discutere se spendere questi 250mila euro per le auto blu o se darli ai tassisti. Tagliamo anche le luci dellaula, sono troppe». Immediata e bipartisan la sollevazione, dalla Ciabò («mi dispiace assessore, ma passerà») a Fidanza («se venisse più spesso in aula vedrebbe meno menti ottenebrate e più occupate a discutere anche dei progetti per la cultura») alla richiesta della capogruppo dellUlivo Marilena Adamo di abbandonare laula in segno di protesta al termine della votazione sulle auto di servizio.
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