Cronache

Storie di cani che ci insegnano il valore della vera amicizia

Anche dopo quindici anni di convivenza ci guarda con lo stesso amore del primo giorno. Alla sera, gli basta sentire che mettiamo la chiave nella serratura ed è già lì a salutare, lui sì, mentre altri della famiglia sono davanti alla tv, ai cartoni, al telegiornale. Poi basta un’influenza che ci tiene a letto per averlo vicino, con il suo calore. Chi ha questa fortuna sa di cosa stiamo parlando. Gli altri possono solo tentare di immaginare cosa sia avere un cane. Ma credo - non me ne vogliano - che non ci riusciranno.
Tra tante storie di cattiveria e tradimenti umani, ben venga, una volta all’anno, il «Premio Internazionale Fedeltà del Cane» che quest’anno compie 50 anni. Come sempre l’appuntamento è a San Rocco di Camogli, il giorno dopo Ferragosto, dove alle 16 in punto, invitati a due e quattro zampe, dopo la premiazione, riceveranno la benedizione del parroco, ascolteranno la «preghiera del cane» e ascolteranno un po’ di quelle storie che ti riconciliano con la bontà.
Anche in quest’edizione, come avviene da qualche anno a questa parte anche grazie al lavoro instancabile di gente come Vittorio Bozzo, dell’associazione per la valorizzazione Turistica di San Rocco di Camogli, verranno assegnati i «premi Bontà» a persone che si sono distinte per atti generosi nei confronti dei cani. Nell’ultima parte della premiazione verranno assegnati, per il quinto anno, i premi del Concorso «Un cane per amico»: i partecipanti sono gli alunni delle scuole elementari e medie della Provincia di Genova che hanno concorso con i loro disegni, racconti o poesie.
Ma quali sono le storie di quest’edizione? Alcune le abbiamo lette sui giornali, altre sono sconosciute. Tutte sono meritevoli. Eccole.
ARES dobermann di tre anni. Per sfatare la brutta reputazione che hanno i dobermann, basta questo episodio, accaduto all'inizio di quest'anno a un carabiniere di 26 anni, Ghery Garritano, in servizio alla Compagnia Carabinieri di Sanremo. Mentre stava giocando con il suo cane in un campo sulla collina di Sanremo, correndo ha urtato un cancello vecchio ed arrugginito, pesante oltre 200 chilogrammi, che era appena appoggiato ad un muro. Il cancello si è staccato di colpo e gli è precipitato addosso. Ghery è rimasto incastrato sotto quel peso a faccia in giù, ferito e semincosciente, senza possibilità di muoversi, con lancinanti dolori alla schiena e alla testa. Fosse stato meno robusto, l'incidente poteva trasformarsi in tragedia. In quel posto isolato nessuno lo avrebbe soccorso, ma è stato il suo coraggioso e intelligente cane Ares, un dobermann di 3 anni, a salvargli la vita. All'inizio Ares gli leccava il volto per svegliarlo. Poi quando sentì da lontano che in una strada vicina passava un'automobile, corse a perdifiato per fermarla. Era molto agitato e gli occupanti dell'auto esitavano ad uscire dall'abitacolo per paura di essere azzannati. Saltellando e scodinzolando in modo da far capire che non aveva cattive intenzioni, Ares convinse la coppia, che era sull'auto, a seguirlo fino al punto dove giaceva il suo padrone. I due con fatica riuscirono a sollevare appena il cancello, abbastanza per far scivolare fuori il malcapitato carabiniere, chiedendo nel frattempo l'intervento dei mezzi di soccorso in modo che potesse essere curato per le gravi ferite riportate.
CUCCIOLO, cane fantasia di 6 anni. I frequentatori dell'ospedale Massaja di Asti, ormai lo conoscono bene. Quando il suo padrone, Emanuele Smorta, un dipendente pubblico in pre-pensionamento, deve effettuare un ciclo di cure in ospedale, Cucciolo lo accompagna fino all'ingresso. Una volta che Emanuele è entrato, Cucciolo si trova un posticino appartato nei pressi dell'ingresso e si accuccia in attesa. Non c'è bisogno di guinzaglio. I dipendenti dell'ospedale e i pazienti ormai lo conoscono e talvolta lo accarezzano o gli offrono qualche biscotto. Ormai è diventato la loro mascotte. Quando finalmente Emanuele esce dall'ospedale gli salta addosso per manifestare tutta la sua gioia. Il legame fra cane e padrone è davvero grande. Quando, qualche anno fa, Cucciolo inghiottì un boccone avvelenato Emanuele fece l'impossibile per curarlo senza mai lasciarlo solo. Forse Cucciolo ricorda il comportamento del suo padrone e lo ricambia.
GIAVA, golden retriver di 6 anni. Giava stava facendo un'esercitazione nel mare di Albissola, con la sua padrona, Giulia Ricardino, una biologa di Macherio quando si sono sentite le urla di un uomo in difficoltà.
Si trattava di un signore di Torino, di 52 anni, che era stato colto da crampi al collo e ad un braccio, e si sentiva annegare. Giulia e Giava hanno raggiunto rapidamente l'uomo che chiedeva soccorso. La vicinanza dei soccorritori ha subito incoraggiato l'uomo che stava per perdere le forze, rendendolo più calmo. Giulia ha trattenuto saldamente l'uomo a galla, e Giava, con la potenza dei suoi muscoli, ha trascinato entrambi verso la spiaggia. A terra, l'uomo è stato soccorso dai bagnini e da un medico che si trovava nelle vicinanze. L'esercitazione alla quale partecipava Giava, era organizzata dalla SICS (Scuola Italiana Cani Salvataggio) che ha sedi in tutta Italia, ed anche all'estero. Quella di Albissola è coordinata da Simone Galbiati, presidente della SICS Liguria. La scuola opera da più di vent'anni, e si dedica in particolare ai salvataggi in acqua. In Italia sono iscritti alla SICS circa 300 conduttori e 350 cani. Il fondatore e presidente Ferruccio Pilenga di Seriate (Bergamo). È da mettere in evidenza il fatto che, quando è necessario accedere a zone particolarmente difficili da raggiungere, i volontari della SICS riescono ad utilizzare l'elicottero ed a calare la coppia cane-conduttore.
PETER PAN, border collie blue merle, di dieci anni, della Polizia di Stato
È stato il primo cane della Polizia ad essere «arruolato», dieci anni fa, nel nuovo settore «Ricerca e Soccorso». Ha partecipato a numerosi ed importanti interventi in Italia ed all'estero contribuendo al ritrovamento ed al salvataggio di scomparsi e dispersi. Cane estremamente generoso, ha messo al servizio della comunità umana le proprie capacità senza null'altro pretendere che cibo, acqua, affetto incondizionato e una... pallina. Il premio «Fedeltà» a Peter Pan è dato non solo a lui, ma anche agli altri cani della «Squadra Cinofili» della Polizia di Stato che lui rappresenta. Peter Pan è accompagnato dal suo conduttore, la Sovrintendente della Polizia di Stato Laura Bisio e dal comandante della Squadra Cinofili, Ispettore Capo Simona Sugo.
SAC, labrador di 5 anni della Guardia di Finanza di Genova Sac si è distinto fin dai primi mesi di addestramento per la capacità di interagire con le azioni di ricerca del suo conduttore. È stato determinante in molte attività di ispezione. Nell'ultimo anno ha rinvenuto 5 chili di hashish nel porto di Genova facendo arrestare il responsabile del traffico illecito. In un'altra operazione, che ha avuto luogo nel porto di Savona, ha scoperto 39 chili di cocaina nascosta all'interno di un container. Salirà sul palco con l'istruttore cinofilo, Maresciallo Capo Corrado Di Pietro, e con il suo conduttore, il Brigadiere Scalas.
SAR, pastore belga Groenendaeldi 10 anni, del Soccorso Alpino di Rapallo
Sar è diventato un po’ vecchio ma è ancora molto utile al Soccorso Alpino di Rapallo. Il suo padrone, che ne è anche il conduttore, Claudio Tassara, nel 2001, quando Sar aveva circa un anno, lo aveva portato al campo di addestramento di Bardonecchia, dove i cani ed i loro conduttori imparano la tecnica del ritrovamento delle persone disperse. Nel corso della sua vita ha ritrovato nove persone, sei delle quali ancora in vita. Due anni fa Sar riuscì a rintracciare una persona di Savona che, pensando di avere una malattia inguaribile, si inoltrò in un bosco con l'intenzione di farla finita. Il salvataggio più recente ha avuto luogo in Val Graveglia dove ha trovato un quarantenne disperso da due giorni.
SLESC, yorkshire di tre anni
Un incendio partito forse dal camino del soggiorno, nella notte, quando tutti dormivano, ha scatenato un inferno di fuoco che in breve tempo ha danneggiato gravemente una casa, a Castelnuovo Bozzente, in provincia di Como. Per fortuna tutti si sono salvati. Nella casa, oltre a Gianfranco Cattaneo che abitava al pianterreno, occupavano l'appartamento al piano superiore sua figlia con il marito Roberto Turco e il figlioletto, insieme al loro cane Slesc, uno yorkshire di tre anni. L'epilogo dell'incendio avrebbe potuto essere ben più grave se Slesc, annusando il fumo, non avesse intuito il pericolo e non avesse abbaiato a lungo, insistentemente, per svegliare i suoi padroni. In un primo tempo, Roberto Turco, svegliandosi di soprassalto e sentendo dei colpi sordi causati da pezzi del soffitto che crollavano, pensò ci fossero in casa dei ladri. Dopo aver mandato per sicurezza moglie e figlio in una cameretta adiacente, chiamò al telefono suo suocero perché facesse baccano per mettere in fuga i malviventi. Il suocero decise di suonare il clacson dell'auto parcheggiata all'esterno, e solo allora si accorse che il tetto era in fiamme. Appena allertati, i vigili del fuoco intervennero rapidamente da Como e da Appiano con ben 5 mezzi per spegnere l'incendio. Solo grazie all'allarme dato da Slesc, i suoi padroni si sono salvati, mentre la parte superiore della casa è stata devastata dalle fiamme e - ormai inagibile - è stata evacuata.
TAM, pastore tedesco di 9 anni. In una notte dello scorso mese di ottobre, Natale Formenti, proprietario di Tam, un energico pastore tedesco di 9 anni, si è allarmato a causa dell'inusuale insistente abbaiare del suo cane. Come ha raccontato ai carabinieri, insospettitosi, è uscito dalla sua abitazione per sincerarsi che non ci fossero malintenzionati nel giardino o nei dintorni. Non notando nulla di anomalo, rassicurato, ha spento tutte le luci ed è tornato a dormire. La mattina seguente, però, aggirandosi per la sua proprietà, ammassato contro il muro che la separa dall'ufficio postale, l’uomo ha trovato un autentico armamentario da scasso: piedi di porco, pesanti mazze di metallo, mole circolari, cacciaviti, tronchesini e ben altro ancora, insomma tutto il necessario per sfondare muri, forzare serrature e tagliare sbarre. È evidente che qualche ladro aveva pianificato di svaligiare l'ufficio postale, ma la «banda del buco» non aveva messo in conto di incontrare Tam, un cane tanto cocciuto e coraggioso che con il suo forsennato abbaiare l’ha messa in fuga.
PREMI BONTA' ITALIANI
Pietro de Marco, marinaio della nave Jolly Amaranto, della linea Messina, si è tuffato nel mare agitato per salvare Athos, il cane mascotte della nave che durante una grave avaria che ha portato l’equipaggio a lasciare la nave ha voluto tornare alla nave credendo che, a bordo, fosse ancora rimasto qualcuno dei suoi amici.
Michele Grechi si è tuffato in mare, rischiando la vita, per salvare il suo cucciolo Bolt di razza bolognese.
Menzioni di merito sono state assegnate quest’anno alla Asl chiavarese, al ministro Michela Vittoria Brambilla, a Francesca Martini sottosegretario al Ministero della salute, a Rosalba Matassa della direzione generale sanità e farmaco veterinaria, alla compagnia di navigazione Ignazio Messina, Genova, alla giornalista di Como Stefania Piazzo e alla Sics, Scuola Italiana Cani Salvataggio.
Come ogni anno sono segnalati anche premi di fedeltà esteri come la segnalazione per Millie, King Charles Spaniel di quattro anni, che ha salvato la vita di un bambino di 18 mesi che stava per soffocare, avvisando la mamma la signora Beverly Forrester.
Per il quinto anno, grazie alla collaborazione del Comune di Camogli, è stato bandito il Concorso «Un Cane Per Amico», riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Genova.
Il concorso, che si prefigge di stimolare la creatività dei ragazzi e di incoraggiare il rapporto che lega i giovani ai loro amici a quattro zampe, prevede la presentazione di disegni da parte degli alunni delle scuole primarie e di un componimento o poesia, da parte dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado.
Hanno partecipato tredici classi di cui dieci della scuola primaria e tre della secondaria di primo grado. I bambini premiati sono Ilenia de Cet, Giorgio Consiglio, Riccardo Figari Favale e Valentina Paolucci (per la scuola primaria. Per le Medie è stato premiato Cesare Scorza Azzarà.

Sono steti poi segnalati il lavoro di Pietro Veca, e la classe 3ª A, scuola primaria di Camogli.

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