Questa è la storia di un talento argentino, Javier Pastore, 22 anni, promessa della sua Nazionale e stella ancora da consacrare del Palermo che viene tutti i giorni sistemato nella vetrina dal suo presidente Maurizio Zamparini. Attraverso giornali, radio o tv, il presidente continua a ripetere, forse per preparare la piazza, che ormai per Pastore è inutile illuidersi e pensare di trattenerlo «perchè sono tante le sirene» che lo stanno tentando.
Probabile. Anzi, molto probabile. Ogni giorno, tra l'altro, Zamparini cambia l'identità dei possibili acquirenti. Prima comincia con Milan e Inter, poi passa all'estero, quindi insiste con altre offerte non ancora esaminate. Finora di concreto c'è stato solo l'apprezzamento di Massimo Mortatti, presidente dell'Inter, per il tre-quartista argentino. Da Londra o dalla Spagna , che sono poi i mercati più interessanti dal punto di vista finanbziario, nessun cenno, per esempio. Non solo. Ma lo stesso Zamparini continua a ripetere di aver già rifiutato una offerta (ma di chi?, nessun cenno all'identità dell'acquirente) del valore di circa 50 milioni di euro facendo capire che da quella base si piuò cominciare a discutere per strappare il gioiello ai rosanero. E ancora. Per la prima volta nelle ultime ore ha finalmente declinato il prezzo pagato per portare Pastore a 19 anni in Sicilia.
Perciò probabilmente, nonostante tutto questo can can, alla fine Pastore rimarrà a Palermo. E Zamparini dovrà anche far finta di essere felice.
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