Un giudice della Consulta come consulente giuridico non è una seconda scelta per un ministeriale. Ma dalle carte dellinchiesta sul G8 viene fuori che Antonio Di Nardo, funzionario del ministero delle Infrastrutture, parla al telefono, e qualche volta incontra, Giuseppe Tesauro. Tesauro, appunto, è un giurista, già presidente dellAntitrust e oggi componente della corte Costituzionale, nominato da Ciampi alla Consulta. È uno dei nove giudici che votarono a favore della bocciatura del Lodo Alfano. Ma Tesauro è anche socio di Di Nardo, a scorrere gli atti, in una srl immobiliare che si chiama «Il Paese del Sole» e che vanta altri soci eccellenti, tra cui Mario Giulio Cesare Sancetta, presidente di sezione della Cassazione, e Ivo Blasco, direttore generale alle Infrastrutture. Società che poco più di un anno fa, a ottobre del 2008, era interessata allacquisizione di un terreno edificabile a Santa Teresa di Gallura. Operazione alla quale, spiega lo stesso Di Nardo, intercettato, era interessato pure il giudice costituzionale: «Sta signora di Santa Teresa di Gallura ci ha fatto una controfferta ... pure abbiamo parlato con Tesauro ... con il Presidente ... che anche loro sai sono soci in questa cosa ... e quindi dobbiamo formare un altro tipo di società e ci dobbiamo fare una controfferta». Ma Tesauro conversa con Di Nardo anche relativamente al contenuto di una lettera sulla «compatibilità»: «Ho visto quella lettera che ti hanno fatto ... va benissimo ... no?», spiega il giudice. Il problema, per Di Nardo, è conciliare la presenza come socio nellimmobiliare «Soa» con il suo incarico pubblico, dopo che lautorità di Vigilanza gli ha messo gli occhi addosso.
Per la stessa questione, a novembre 2008 Di Nardo invita Tesauro, che chiama amichevolemente «Peppe», a mangiare una pizza insieme. Si accordano per il lunedì successivo. E il giudice sembra aver capito che la margherita è una scusa per parlare di altro: «Cè qualche novità?», domanda. «Niente, poi ti spiego», taglia corto Di Nardo.Gli strani legami dellalto giudice che votò contro il Lodo Alfano
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