«Strisce blu in periferia: un abuso del Comune»

Il sindacato dei vigili Ospol: posti a pagamento perfino in corrispondenza degli incroci

Delle strisce blu si sono interessate ieri le associazioni dei consumatori. Nel mirino la delibera n. 104. Approvata tre anni fa, questa ordinanza individua le zone di particolare rilevanza urbanistica dove, secondo quanto stabilito dal Codice della strada, non è previsto l’obbligo di allestire soste libere. «Chiunque sia dotato di un minimo di buon senso - sostiene il presidente dell’Adoc Carlo Pileri - è in grado d’intuire il carattere pretestuoso di una disposizione di questo tipo. Com’è possibile definire d’interesse urbanistico tutto ciò che si trova all’interno dell’anello ferroviario? È un’esagerazione che rischia di venire interpretata come un tentativo di eludere la legge». In sostanza il Comune, secondo Pileri, non è al riparo dagli eventuali ricorsi dei multati. «Essendo la delibera in contrasto con la legge nazionale - aggiunge - il giudice potrebbe tranquillamente non tenerne conto». Sull’argomento ci va giù duro anche il presidente della Federconsumatori di Roma e Lazio: «L’assessore alla Mobilità Mauro Calamante definisce la capitale una città a parte per quanto riguarda i parcheggi a pagamento - commenta Nicoletta Marietti - ma in realtà sono i romani ad essere trattati come dei cittadini a parte. Oltre a subire quotidianamente la congestione del traffico e disservizi vari dovuti, fra l’altro, al richiamo turistico della città, ora saranno pure costretti a rinunciare alle quote di parcheggi liberi a cui hanno diritto».
L’Ospol denuncia poi un altro inquietante aspetto del problema. «Il Codice della strada vieta la sosta di qualsiasi tipo di veicolo nei pressi degli incroci - spiega in una nota il sindacato delle polizie locali - eppure i parcheggi a pagamento non sempre rispettano tale norma». Preoccupa inoltre la sistemazione a spina delle strisce blu in alcune zone. «In questo modo si restringono oltre misura le carreggiate, obbligando le auto a transitare in fila indiana con conseguente rallentamento del traffico». Infine l’Ospol invita il sindaco Walter Veltroni ad aprire uno sportello dedicato esclusivamente all’esame delle pratiche e dei ricorsi che in futuro verranno presentati da quei cittadini che ritengono di essere stati ingiustamente multati nei parcheggi a pagamento.
Nel tentativo di scovare una soluzione, l’Adoc propone un tavolo che coinvolga le associazioni dei consumatori al fine d’individuare gli spazi dove predisporre aree di sosta gratuita. In particolare nelle vicinanze degli ospedali, dei mercati e delle chiese. E stila un promemoria, disponibile sul proprio sito web, indirizzato a chi ha ricevuto un’ammenda per aver sostato in una zona blu senza esporre il tagliandino magico.

Non è da meno la Federconsumatori: «Siamo pronti ad accogliere il ricorso dei cittadini della capitale davanti al giudice di Pace per l’annullamento della multe non scadute». Mentre il vicepresidente del consiglio regionale Vincenzo Piso afferma: «Credo sia arrivato il momento di ripensare la delibera n. 104».

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