Nostro inviato a Cannes
Entre le murs, ovvero In classe, era il titolo del libro che François Bégaudeau, allora trentacinquenne professore alle scuole medie, scrisse due anni fa, con grande successo di pubblico e di critica. Adesso è diventato il film di Laurent Cantet presentato in concorso, con Bégaudeau che recita se stesso e gli studenti di una scuola periferica del 20° arrondissement parigino a fargli da corona. Il risultato è molto bello e dà unidea non solo e non tanto delleroismo oscuro di una categoria vituperata e malpagata qual è quella degli insegnanti, ma anche delle difficoltà di un universo studentesco, multietnico spesso di umili origini, stretto fra la scuola e la strada, la necessità di un ordine e la difficoltà a comprendere la disciplina, il senso dei ruoli e lincapacità a mantenere le distanze... «Piuttosto che appoggiarmi ad attori professionisti» spiega il regista, «ho preferito partire da un istituto esistente e inserire nel processo filmico chi si trovava a frequentarlo in veste di alunno o di docente. Ho messo su una specie di atelier aperto per gli studenti. Lo hanno frequentato una cinquantina di essi e venticinque sono diventati i protagonisti di Entre le murs».
È anche questo approccio particolare a rendere il film fresco e convincente, allinterno di una sceneggiatura dove ogni personaggio è in fondo composito. «I ragazzi non hanno mai avuto il copione in mano.
Studenti e prof amici e nemici nelle banlieue
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.