Roma - "Anche la lettura dei giornali di oggi conferma quello che in tanti sosteniamo da tempo. L’abuso del sistema delle intercettazioni, e soprattutto la pubblicazione selvaggia e indiscriminata sui media di conversazioni private ferisce una libertà fondamentale, peraltro protetta dalla Costituzione, e cioè la riservatezza delle proprie comunicazioni". Lo afferma, in una nota, Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, che, prendendo spunto della pubblicazione su Repubblica sugli audio trasmessi ai pm di Milano con le conversazioni di Flavio Briatore e Daniela Santanchè, aggiunge: "È ormai evidente che gli italiani non possono più considerarsi liberi di usare il telefono: ogni loro parola, ogni loro frase, anche la più privata e amichevole, potrà essere usata contro di loro. Anche se non c’è nulla di illegale? Certo, perchè l’obiettivo della divulgazione selvaggia è ferire e 'sputtanare'. Triste situazione, e povero Paese. Dove sono i liberali e i garantisti di sinistra? Tutti muti e ammanettati?".
La denuncia dei legali di Briatore Una denuncia per rivelazione di segreto di ufficio. È quella presentata dai legali di Britatore, gli avvocati Fabio Lattanzi e Massimo Pellicciotta, dopo la pubblicazione delle intercettazioni delle telefonate tra il patron del Billionarie e il sottosegretario Santanchè.
Le intercettazioni sono state fatte dalla guardia di finanza nello scorso aprile e riguardano una inchiesta della procura di Genova su una presunta evasione fiscale commessa dall’affarista riguardo al panfilo "Force Blue". I colloqui Santanchè-Briatore sono stati trasmessi per competenza ai pm della procura di Milano che indagano sul caso Ruby.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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