Roma

Su Villa Pamphilj polemica aperta tra Rutelli e Veltroni

Una lezione di governo urbano che si risolve in un contrasto interno al centrosinistra e in una polemica tra il vecchio e il nuovo sindaco della capitale. L’ex primo cittadino Francesco Rutelli torna al suo passato di amministratore e suggerisce a Walter Veltroni di deviare altrove gli 80 milioni di euro destinati a riunificare villa Doria Pamphilj interrando l’Olimpica. «Dobbiamo convincere il sindaco», spiega il leader della Margherita parlando alla festa romana del suo partito: «Le priorità della città mi sembrano altre». Suggerendo anche dove, a suo dire, sarebbe più saggio investire per realizzare un «superparco»: «Se vogliamo parlare di una grande area ambientale - prosegue l’ex primo cittadino - allora pensiamo alla riunificazione del Circo Massimo con il Palatino».
Ma Walter Veltroni non ha nessuna intenzione di tornare sui suoi passi né di delegare al suo predecessore l’individuazione delle priorità cittadine. Il progetto annunciato due giorni fa insieme all’assessore ai Lavori pubblici Giancarlo D’Alessandro, insomma, si farà, prima possibile. «Abbiamo deciso di finanziare il progetto per la riunificazione di Villa Pamphilj - ha replicato Veltroni - sogno storico degli ambientalisti, dei cittadini del quartiere e di tutti i romani, del mondo della cultura. Un sogno che speriamo di poter presto realizzare». Un sogno di tutti i romani, ma non di Rutelli, considerato che l’esponente centrista intendeva «convincere» il suo successore al Campidoglio a cambiare destinazione a quei fondi.
I lavori, avevano spiegato sindaco e assessore martedì, dovrebbero cominciare all’inizio del prossimo anno, e proseguire per almeno 24 mesi. Il tratto di strada interrato, per ricongiungere in superfice i due lati del parco «separati» dall’asfalto, sarà lungo 1.700 metri e correrà in due gallerie separate e con due corsie per senso di marcia, e il costo previsto dell’opera, appunto, è di circa 80 milioni di euro.
Veltroni non recede dalle sue decisioni, ma comunque riconosce che «quella di Francesco è un’opinione della quale terremo conto». E il sindaco ammette che anche la «controproposta» dell’ex primo cittadino, quella di unificare l’area tra il Circo Massimo e il Palatino, è «un’ipotesi suggestiva: in ogni caso - ha aggiunto Veltroni - stiamo parlando di quelle indicazioni di ordine archeologico e ambientale che hanno costituito e costituiscono una delle priorità delle nostre amministrazioni». Polemica aperta, dunque, che non si chiude certo con la nota stampa della Margherita, che dopo la replica di Veltroni ricorda come fosse «opportuno» circoscrivere le dichiarazioni di Rutelli «alla loro giusta dimensione», ribadendo una «piena concordanza» tra il leader dielle e il sindaco.
Per nulla d’accordo con questa lettura da «pompieri» il capogruppo azzurro all’Europarlamento Antonio Tajani. «Rutelli che critica Veltroni su villa Pamphilj - osserva caustico l’esponente di Forza Italia - è la fine di un'epoca. La sinistra a Roma si divide». «Se anche il leader della Margherita Rutelli critica le scelte amministrative del sindaco - conclude Tajani - vuol dire che qualcosa non funziona nei rapporti tra le forze della maggioranza in Campidoglio.

Il dibattito sul bilancio dei prossimi giorni sarà l’occasione per indicare le disfunzioni dell’amministrazione comunale incapace di affrontare e risolvere le sfide della capitale: tanti debiti e nessun grande problema risolto».

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