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Il Sudafrica torna padrone del mondo ovale

da Parigi

Dodici anni dopo, il Sud Africa torna sul tetto del mondo ovale. Fa sua la finale di Saint Denis contro l’Inghilterra: 15-6 il finale al termine di 80 minuti non belli ma intensi. C’è il giallo della meta non concessa all’Inghilterra dall’irlandese Alain Rolland dopo un eterno controllo alla moviola.
L’Inghilterra punta tutto sul reparto avanzato con Wilkinson chiamato a svolgere il tema del calcio alto a mettere pressione. La risposta sudafricana si materializza con il piede di Percival Montgomery per un tenuto a terra di Matthew Tait. Il match vive sul filo del nervosismo. Un placcaggio pericoloso di Habana su Sackey mette sul piede dell’apertura inglese il pallone del pareggio. L’equilibrio dura però poco ed è sul duello tra le tomaie che si consuma la sfida. Wilkinson manda a lato un drop sotto pressione, ma bastano i primi 20 minuti della partita per capire subito che il 36 a 0 in favore degli Springboks nella prima fase di Francia 2007 fa ormai parte della preistoria.
Il Sud Africa sbatte contro il muro inglese e non passa. Occorre il piede di Montgomery per andare al riposo con 6 punti di vantaggio. Tutto il resto è tenuto vivo dall’orgoglio british. Ma l’urlo inglese si strozza in gola quando Mark Cueto finalizza in meta una splendida fuga di Tait tra le linee sudafricane. Solo la telecamera vede la macchia di gesso sul pantaloncino bianco dell’ala del quindici di Ashton.
Così a tenere incollata la rosa alla gazzella ci pensa il piede di Wilkinson ma non basta perché l’uscita di Jason Robinson finisce per penalizzare gli inglesi oltre misura. Troppi i palloni concessi ai sudafricani da spedire tra i pali anche se Wilkinson dal cilindro non riesce a tirar fuori la solita qualità. Così è solo con il pacchetto che i campioni uscenti fanno la differenza. Ma la speranza inglese si spegne non appena l’indicatore della benzina entra in riserva.


Finisce con gli Springboks in trionfo e il nome del Sudafrica inciso in diretta tv sulla Web Ellis cup.

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