Suk sul sagrato del Duomo: lite di condominio in Comune

Suk sul sagrato del Duomo: lite di condominio in Comune

Lite di condominio a Palazzo Marino. Oggetto, l’uso del «cortile» per iniziative e concerti. Piazza Duomo continua a far discutere la giunta che sembra infatti spaccarsi su diversi fronti. C’è chi vorrebbe vedere il cuore di Milano libero, sgombro da tensostrutture, bancarelle e turisti sdraiati sulle gradinate; chi ritiene che la piazza vada vissuta e non debba essere un mero luogo di passaggio; chi quest’anno ha studiato mesi per mettere ordine a duomini, dehor, bancarelle e per regalare al centro storico luminarie d’artista. La scintilla che ha acceso gli animi degli assessori - che più di una volta si sono confrontati sullo spinoso tema - è stato l’attacco di Italia Nostra. «Piazza Duomo è ridotta a un suk, ma è un monumento sottoposto a vincolo - attacca il vicepresidente nazionale Marco Parini -. La piazza non può essere occupata da bancarelle, abusivi, venditori di merce contraffatta. Italia Nostra lamenta da tempo l’uso improprio della piazza ove ogni giorno spuntano prefabbricati, vengono aperte rivendite temporanee di ogni tipo di alimenti, gazebo e antiestetiche baracche per la promozione commerciale. Rileviamo inoltre i danni che tali iniziative arrecano alla piazza: enormi tir che la attraversano per montare i palchi per i concerti, rompendo la sua pavimentazione».
Coglie l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa il soprintendente per i Beni architettonici Alberto Artioli: «Finalmente non sono più solo a difendere il decoro e l’ordine della piazza. Voi criticate gazebo, stand e tensostrutture, e pensate che rappresentano solo il 20 per cento delle richieste che riceviamo quotidianamente».
Cavalca la polemica l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, che da quando si è insediato continua a difendere la sacralità della piazza: «Italia Nostra è stata fin troppo cauta, in piazza Duomo regna un clima da favelas. Bisognerà riportare la piazza alla sua dignità e mettere fine a queste feste grottesche». Insomma gli assessori, l’uno contro l’altro armati, si spaccano in due fazioni: forte anche il partito di chi ritiene che la piazza vada vissuta e non possa essere «messa in naftalina» come se fosse un museo. «Continueremo a fare concerti in piazza Duomo, che non sono concerti rock, ma di musica classica e leggera - precisa l’assessore al Tempo libero Giovanni Terzi -. Monsignor Manganini, che ho incontrato, appoggia un uso educato e rispettoso della piazza. Non solo, la piazza è un simbolo ed è di tutti i milanesi». Dello stesso parere l’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo: «Ho già sollevato il problema dell’abusivismo, di cui ho parlato a lungo con il prefetto. Per quanto riguarda i mercatini di Natale, continueremo a farli, perché sono tradizionali. Certo, si possono migliorare, ma su questo stiamo già lavorando».

Respinge le accuse al mittente Maurizio Cadeo, assessore al Decoro: «Forse Italia Nostra non si è accorta che c’è una squadra di Amsa che pulisce quotidianamente la piazza. E che tutti i giorni all’Ottagono un pianista suona musica classica...». Ma dal condominio di Palazzo Marino provengono solo delle urla...

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