«Sul bando del Recup avevamo ragione»

«Non amo la dietrologia, né affermare a posteriori lo avevamo detto, ma è indubbio che sul bando di gara per l’assegnazione del Recup, c’erano troppe anomalie». A parlare è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alfredo Pallone. «Due, tra le altre - prosegue - sono le circostanze che testimoniano inequivocabilmente che il bando mostrava evidenti criticità: la sospensione, e a quanto sembra addirittura la revoca, del bando stesso da parte della Lait, e le improvvise dimissioni del direttore Edoardo Narduzzi dalla società regionale informatica. A tale proposito lo stesso Narduzzi, in un’intervista, lascia chiaramente intendere che sul bando in questione erano sorti parecchi “distinguo” da parte sua, inerenti sia la rigidità della procedura, sia i requisiti di partecipazione alla gara, ritenuti, a ragione, troppo specifici; vedasi a titolo di esempio, l’obbligo di una sede a Roma per le potenziali candidate, che di fatto ha limitato la libera concorrenza.

Bene ha fatto il presidente Marrazzo a richiedere la sospensione del bando di gara; mi sarei aspettato analoga sensibilità da parte dell’assessore competente, il quale ha ora il dovere istituzionale di spiegare quanto è successo, sia in ordine alla sospensione del bando, sia in ordine alle dimissioni di Narduzzi; piuttosto che arroccarsi, come accaduto in passato, su posizioni oggettivamente indifendibili e clamorosamente smentite dai fatti. Aspettiamo, con fiducia, che termini il suo silenzio assordante».

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