Pattuglie della polizia municipale in servizio 24 ore su 24, supportate alloccorrenza dalle forze dellordine; trasferimento delle telecamere installate sulla Salaria in quartieri ad alta densità di popolazione, come la vessata via dei Prati Fiscali e immediati dintorni; collaborazione costante con le associazioni di commercianti e i comitati di quartiere, per raccogliere segnalazioni e agire in maniera sinergica. Punta tutto sulla dimensione locale e sarà avviata già da oggi, seppure solo in parte, la strategia anti-prostituzione messa a punto dalla nuova giunta del IV Municipio. «Sappiamo che le nostre risorse sono limitate - spiega il presidente Cristiano Bonelli - ma con questo sistema potremo fare molto, e per giunta spendendo molto poco».
Con un investimento di poche migliaia di euro, necessari a pagare gli straordinari ai vigili, lamministrazione conta di avere in mano un deterrente «in grado di dare fastidio» alle prostitute e di scoraggiare i clienti a fermarsi. Le tre vetture, con a bordo nove uomini in totale, si sposteranno con il lampeggiante acceso non solo lungo la Salaria, ma anche a Settebagni, Castel Giubileo, Conca dOro e lungo tutte quelle strade in cui vengono usualmente consumati i rapporti. «Riceviamo decine di lettere di lamentele - continua Bonelli - di persone che ogni mattina passano mezzora a spazzare il vialetto di fronte a casa o trovano brutte sorprese quando si apprestano a mettere la macchina in garage. Alcuni si vergognano a tal punto che arrivano a non invitare i loro amici. È un disagio sociale che vogliamo combattere da subito».
Quello promosso dalla neonata giunta non è un atto di repressione. Non ci saranno vie preferenziali per gli agenti armati e i compiti da svolgere saranno quelli di sempre: far rispettare il codice della strada, vigilare sullattività dei punti di ristoro ambulanti, predisporre posti di blocco e affidare le ragazze in difficoltà al Nae, il nucleo assistenza emarginati.
«Da Acireale a Gorizia il problema della prostituzione si associa automaticamente a via Salaria - chiosa Francesco Filini, assessore in pectore ai Servizi sociali - in due anni linstallazione delle telecamere non ha aiutato a contrastare il fenomeno, lo ha semplicemente trasferito allinterno di zone abitate, alcune volte di fronte alle case e, di notte, persino in una grotta che abbiamo provveduto a chiudere e nel cortile di una scuola. È in quei luoghi dove lemergenza è più avvertita che vogliamo intervenire, anche con lo strumento dell'occhio elettronico». Incredibilmente, stando ai dati a disposizione del Municipio, le telecamere non sarebbero mai state accese. «O almeno non ci risulta che nessuno sia stato multato con questo sistema», puntualizza Bonelli. «Volevamo dare una risposta - conclude - non diciamo che sia una soluzione, ma dobbiamo fare quello che è nelle nostre possibilità. Dobbiamo far sentire alla gente la vicinanza del municipio».
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