Importante successo italiano negli Stati Uniti. La Food and drug administration (Fda) ha riconosciuto lo status di terapia innovativa al vaccino contro la meningite di tipo B, studiato e realizzato dai ricercatori italiani nei laboratori di Siena dell'industria farmaceutica Novartis. Dopo venti anni di ricerche ora si passa alla produzione per tutto il mondo a Rosia.
Negli ultimi quattro mesi sono state fornite 30mila dosi di vaccino Men B a studenti e personale della Princeton university e della university of California di Santa Barbara a seguito di focolai di meningite meningococcica B. Questo vaccino è l'unico dotato di un'ampia copertura e già approvato nella Comunità europea, in Canada ed in Australia per tutti i gruppi di età. Anche in Italia l'Aifa lo ha approvato lo scorso anno e nel Regno Unito è stato incluso nel programma di immunizzazione nazionale. Verrà utilizzato già dall'inizio dell'estate per proteggere i bambini a partire dai 2 mesi di età .
La meningite da meningococco è un'infezione improvvisa, subdola, spesso letale, fonte di gravi complicazioni. Colpisce persone sane, non dà segnali premonitori ed evolve rapidamente. A essere colpite sono le meningi, membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, ma non solo: spesso si sviluppano complicazioni gravi e potenzialmente fatali, prima tra tutte la setticemia (infezione del sangue), ma anche endocardite o flebite.
«Questa decisione delle autorita` britanniche era attesa da molti genitori , ora potranno proteggere i loro figli dalla meningite», ha dichiarato Rino Rappuoli, responsabile mondiale della ricerca di Novartis Vaccines.
La meningite B è la principale causa di malattia meningococcica e di setticemia in Europa. Il meningococco B puo` uccidere o causare gravi disabilità permanenti entro 24 ore dal suo esordio, lasciando tempi ristretti di intervento. Come i neonati, anche gli adolescenti sono ad elevato rischio: ogni anno oltre 3000 persone nel Regno Unito contraggono la meningite batterica e la setticemia e il meningococco è responsabile della metà di questi casi.
La meningite batterica può essere causata da tre agenti: Haemophilus influenzae tipo B, Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Neisseria meningitidis (meningococco). Contro le prime due infezioni sono da tempo disponibili strumenti vaccinali. Il meningococco si differenzia in 13 sierogruppi, di cui cinque infettivi e contagiosi. La prevalenza di ciascun sierogruppo varia nel mondo; il più diffuso è il B (MenB), che prevale in Europa, Stati Uniti, Canada e Australia. Contro MenB, finora, non era disponibile un vaccino ad ampia copertura. Campagne vaccinali mirate contro altri ceppi hanno abbattuto fino al 90 % i contagi in tutti i Paesi in cui sono state adottate. Nel mondo, ogni anno, sono mezzo milione i casi di meningite meningococcica. In Italia, l'incidenza della patologia è accentuata nei bambini sotto l'anno di vita . La meningite menigococcica ha una letalità tra il 9 e il 12 %, ma in assenza di un trattamento antibiotico adeguato può raggiugere il 50 per cento dei casi. La diagnosi di meningite meningococcica non è purtroppo immediata. Segni e sintomi iniziali sono apparentemente simili a quelli di una forte influenza e risultano poco riconoscibili.
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